Al grido di “Giù le mani dal Leoncavallo“, i manifestanti sono arrivati in piazza del Duomo. Al corteo inizialmente la piazza era stata vietata dalla Questura di Milano.
“Siamo 50mila. Questa città ce la riprendiamo. Non vogliamo che Milano sia una scatola luccicante per ricchi”, scandiscono dal megafono. “Dal 21 agosto ci hanno privato di uno spazio di libertà. Ce lo riprenderemo”, aggiungono.
Nel pomeriggio alcuni militanti dei centri sociali sono entrati all’interno dell’area del cantiere del Pirellino, salendo sulle impalcature. L’immobile fa parte di quelli al centro dell’inchiesta sull’urbanistica della procura di Milano.
“Occupare è giusto”, si legge su un lungo striscione esposto dalle impalcature. “Sequestriamo il cantiere per il bene di questa metropoli”, dicono dai megafoni i manifestanti. “Contro la città dei padroni”, recita un altro striscione esposto sulla sommità dell’edificio, da cui poi è stata versata vernice rosa tra fumogeni e fuochi d’artificio.
In programma oggi due cortei: il primo è organizzato dal centro sociale il Cantiere e da altre sigle dell’antagonismo, tra cui Potere al Popolo, Usb e gli studenti di Cambiare rotta. Al centro delle critiche di questo ‘spezzone’ ci sono i “governi del mattone” e “la città dei padroni”.
L’appuntamento era in Piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione centrale. “Siamo qui per difendere il Leoncavallo e tutti gli spazi sociali”, dice Elena del centro sociale il Cantiere, che aggiunge: “Vogliamo che a Milano finisca la speculazione messa in atto da un 1% che si sta arricchendo sulle spalle degli altri. Siamo qui per dire che è possibile resistere alle logiche del profitto, alla repressione, alle zone rosse”.
Dalla stazione centrale i manifestanti hanno percorso via Pisani, piazza della Repubblica e via città di Fiume. Per poi raggiungere tutti gli altri e convergere nella piazza comune convocata alle 14 dai Bastioni di Porta Venezia.
A quel punto da piazza Oberdan il lungo serpentone, a cui hanno preso parte diverse decine di migliaia di persone da tutta Italia, ha toccato viale Majno, viale Bianca Maria, viale Regina Margherita, viale Caldara, corsa di Porta Romana, via Francesco Sforza, largo Augusto, via Verziere e piazza Fontana, scrive l’agenzia Dire all’indirizzo www.dire.it.
























