Lo ska rovente che arriva dal Piemonte. Per la precisione da Rivarolo Canavese, a nord di Torino, dove spesso e volentieri c’è davvero poco da fare.
Una sera di febbraio nel 1988 Beppe Carruozzo e suo fratello Silvio si sbronzano e dai fumi dell’alcol esce fuori l’idea di dar vita a un gruppo ska: i Persiana Jones e le Tapparelle Maledette. Tra il primo e il secondo anno di vita i Persiana Jones cominciano ad allargare il loro raggio d’azione in tutto il Nord Italia, forti di un’urgenza creativa condivisa con tutti i nomi (presenti e futuri) del felice calderone torinese: Africa Unite, Linea77, Statuto e Subsonica.
Nel 1990 esce il primo mini-album con 4 brani: si intitola “Impazzire” e viene registrato e prodotto da Madaski degli Africa Unite. In pochi mesi il disco brucia le 3.000 copie di tiratura, viene recensito oltreconfine e spiana la strada per una frenetica attività live che rimarrà sempre il tratto saliente dei PJ. Nel 1991 la formazione vince al Valdelsa Rock, il festival del rock italiano a Certaldo, fa uscire un nuovo picture disc con 4 pezzi sempre supervisionati da Madaski (“Baciami Tony”) e si esibisce all’Olimpico di Roma davanti a 15.000 spettatori. Seguono partecipazioni a compilation (“Sotterranei Italiani”, “Skandalo Al Sole”, “Vox Pop 93”), nuove uscite (“Che Passa”, mini CD con 3 brani in stile latinoamericano del 1993) e concerti non proprio monotoni (al Leoncavallo di Milano Roberto si tuffa sul pubblico e il pubblico si apre: risultato, nottata al pronto soccorso). La tournée di “Che Passa” segna anche le prime uscite all’estero e negli stessi mesi i ragazzi registrano un album dal vivo. Si chiama “Show”, esce a gennaio 1994 e declina alla perfezione la ricetta PJ: potenza live, ska, musica latina, coerenza indipendente e una gran voglia di divertimento.
Intanto il combo partecipa a numerose trasmissioni Tv, elimina le Tapparelle Maledette dal proprio nome e l’anno successivo lascia l’etichetta Vox Pop per pubblicare il primo lavoro autoprodotto: “Siamo Circondati”. L’album è l’occasione per entrare in compilation di rilievo (“Latin Ska Vol. II” della newyorkese Moon Records, leader mondiale nel settore ska) ed effettuare prestigiose puntate live: in Germania la band fa qualche data in compagnia dei Toaster e dei padri dello ska, i giamaicani Skatalites.
Arriva il 1996 ed è l’anno della svolta, in cui i Persiana Jones rischiano di perdere tutto prima di mutare direzione sonora e trovare nuova benzina per la loro strada. “Brivido Caldo” include armonie più dure e schitarrate mentre anche i testi rimarcano il tema del cambiamento. Il disco coincide con un importante rimpasto della formazione (ridotta la sezione fiati: si resta in 5), ora composta da Silvio Carruozzo (voce e chitarra), Beppe Carruozzo (basso e voce), Roberto “Bob” Marini (chitarra solista e voce), Alessandro Benedetti (sax tenore e voce) e Maurizio “Gatto” Planker alla batteria. Intanto le trattative con una label importante vanno in fumo e i fratelli Carruozzo decidono di farsi la loro etichetta in casa, la Uaz Record, che negli anni produrrà nomi importanti dello ska nazionale.
Questa coerenza e indipendenza lontane dai circuiti mainstream si trasformano in un nuovo album in studio: “Puerto Hurraco” (1999), dedicato al locale di Barcellona dove il gruppo conclude le nottate catalane e dove si incontrano i tipi più strani. 16 brani molto variegati che ospitano il ritorno della “vecchia” sezione fiati: Roy Paci e Rosario “Tyson” Patania, più Vito Miccolis alle percussioni, seguiti dal classico tour elettrizzante. Bastano 6 mesi di riposo alla fine del 2000 ed ecco uscire “Agarra La Onda” che racchiude 15 proiettili compatti che segnano la fuga da un panorama fin troppo pieno di gruppi ska e l’ingresso nella terza fase dell’era-Persiana, più venata di punk.
Non per niente il lavoro ospita Zazzo dei Negazione e viene dedicato a Joey Ramone, scomparso durante le registrazioni del disco in cui la band voleva inserire una cover dei Ramones da suonare proprio con lui. “Agarra La Onda” segna anche l’esordio della collaborazione con Darian Rundall della Epitaph, già produttore di Pennywise, Suicidal Tendencies e US Bombs.
Poi ancora tanta musica in giro per i palchi di tutta Europa, tanta nuova musica e ora la storica band ska-punk italiana, dopo più di trent’anni e un migliaio di concerti infiamma ancora i palchi della penisola con il suo inconfondibile sound e sarà in concerto a Monastir il 30 agosto in piazza Fratelli Govoni e Cervi.






















