I Casino Royale, da sempre considerati uno dei gruppi più originali e innovativi della scena musicale italiana. Camaleontici, precursori e visionari sono stati in grado, dagli anni ‘90 e fino ai giorni nostri, di rivoluzionare il concetto di musica alternativa e indipendente attraverso un linguaggio unico creando suoni, arrangiamenti e canzoni che sono diventate veri pilastri della musica in Italia.
Il loro ultimo album uscito è stato co-prodotto da Clap!Clap!, produttore dalla carriera e visibilità internazionali, FUMO è una vera e propria “suite”, un flusso di “immagini sonore” raccolte in brani, pensati per essere ascoltati in sequenza. La volontà è quella di andare in direzione contraria all’ascolto rapido veloce e superficiale che predomina spesso la fruizione musicale oggi. Un racconto sonoro dove le parole descrivono gli scenari attuali, raccontando scontri, dualismi esasperati, ansie, pericoli e relazioni tra singoli e gruppi che portano ancora una volta infine al voler affidarsi al “positivismo della volontà”. Fermarsi, osservare, riflettere e capire come agire e battersi per un cambiamento, uscendo dalla nebbia che rende questo universo dei singoli cieco e disintossicato dal “FUMO” che ci circonda.
I Casino Royale arrivano in Sardegna il prossimo 3 agosto alle ore 21:00 per un’unica data all’interno della nuova edizione di A Innantis!, festival di musica resistente che si svolge nello splendido scenario del piazzale Anglosarda all’interno della Miniera di Montevecchio a Guspini (SU).
Dopo aver ospitato il meglio del cantautorato italiano, da Cristina Donà a Niccolò Fabi passando per Daniela Pes e Daniele Silvestri, la nuova edizione del festival organizzato da MIS Factory in collaborazione con il Comune di Guspini si conferma come uno degli appuntamenti più attesi e seguiti del sud Sardegna.
I Casino Royale sono una delle formazioni più longeve ancora in attività della scena Italiana. Nascono nel 1987 in una Milano post punk e con il loro suono Ska ribaltano palchi con un suono caldo, pieno di fiati e carico di energia. Una band stranamente assortita tra ragazzini e veterani, tra ragazzi di periferia e di provenienza borghese. Amanti dei Clash, della 2Tone dello ska e del reggae giamaicano, cantano in inglese per due album “Soul of Ska”e “Jungle Jubilee”.Nei primissimi anni novanta ribaltano ogni punto di riferimento all’interno del loro suono contaminandosi con le evoluzioni contemporanee dei generi già presenti nel loro DNA, è il momento del ragga-hip hop, del rock di matrice black e di quello che viene definito crossover. Iniziano a scrivere e a cantare in italiano e questo crea un’empatia più forte con il loro seguito. Nel 1995 si affidano ad un produttore di Bristol,Ben Young, ed insieme partoriscono un disco che lascia il segno nella scena italiana degli anni novanta, “Sempre Più Vicini”.Ricerca sonora, utilizzo dell’elettronica, un suono mai sentito da una band italiana che produce e crea in simultanea con una scena internazionale e non inseguendo il sound del momento. Nel 1997 vanno a Londra e tornano con un album, “CRX”, dal suono elettronico scuro che non ha nulla da invidiare alle produzioni inglesi. Possono fare il salto nell’universo del pop italiano ma rilanciano con lavori ancora più cupi e urbani che sembrano prodotti per un mercato futuro.Si fermano, si dividono, aprono un’etichetta e promuovono altri gruppi della scena,ripartono con progetti che puntano sulla diffusione della musica in rete quando internet va ancora a carbone. Cadono e si rialzano ed ogni volta lasciano sorpreso il loro pubblico che oramai è cambiato: prima erano i fratelli grandi che portavano i fratelli piccoli, ora sono i genitori che portano i figli.Hanno al loro attivo una quindicina di lavori tra album in studio e dal vivo e la loro storia non è ancora finita, anzi è ricomincia in contemporanea al primo lockdown del 2020 con la produzione di un concept album “Quarantine Scenario” che racconta con suono ed immagini – (ne è stato fatto un lungometraggio con il regista Pepsy Romanoff) – lo stato d’animo di una serie di artisti, produttori e performer durante il lockdown.“Polaris” esce nel 2023 coprodotto con Francesco Leali ed il maestro Giorgio Mirto ed è un lavoro della durata di una trentina di minuti, una raccolta intensa di musica eclettica che spazia dalla canzone, alla composizione orchestrale e cameristica, dall’elettronica di radice europea a groove di derivazione black.In seguito viene prodotto un singolo “Cospiro” nel quale si concretizzata in studio la collaborazione con la cantante Marta del Grandi, che ha già accompagnato la band in diverse esibizioni dal vivo.L’universo sonoro di “Polaris” è diventato anche un lavoro cinematografico di mediometraggio intitolato “Alba ad Ovest” la cui regia è curata da Frankie Caradonna.Nel 2025 esce co prodotto con l’artista Clap! Clap!, per l’etichetta Asian Fake, una nuova produzione. Un album intitolato “FUMO” la cui creazione segue i dettami della “suite musicale”: una serie di brani e temi composti e concepiti per essere ascoltati in sequenza,come fossero un unico racconto sonoro.






















