Il presidente argentino Javier Milei, che è stato oggetto di numerose denunce dopo aver promosso sul social network X una criptovaluta poi crollata, ha smentito di aver “pubblicizzato” alcunché, sostenendo di aver agito “in buona fede”, ma non è bastato e in tanti criticano il folle presidente argentino.
“Ho solo diffuso informazioni su una criptovaluta”, ha affermato sull’emittente Tn. L’opposizione peronista l’ha però accusato di “cripto-truffa” e ha annunciato l’avvio di una procedura d’impeachment in parlamento.
Milei, che su Tn si è definito un “fanatico tecno-ottimista”, ha spiegato di aver voluto dare visibilità a un progetto che avrebbe potuto finanziare le piccole e medie aziende del settore tecnologico.
“Le transazioni e il successivo crollo della criptovaluta la sera del 14 febbraio sono cose che non mi riguardano”, ha dichiarato, sostenendo di non avere “nulla da nascondere” e di non temere alcuna indagine.























