È al “Complemento di relazione”, a quell’intreccio sempre nuovo che lega spettatore e attore, palco e città, singolare e plurale, che il Piccolo Teatro di Milano dedica la stagione 2025-26.
“Abbiamo riflettuto – ha spiegato il direttore artistico Claudio Longhi – su come declinare il racconto dell’essere insieme, nel rapporto io-tu, noi-voi, egli-ella-loro, scoprendo che è in quel vuoto che germina la nostra vita di società, la capacità di essere complemento uno dell’altro.
È in questo spazio che è essenziale gettare uno sguardo per capire il presente e il futuro”. Il Piccolo lo farà con 13 produzioni, 8 coproduzioni, 4 prime assolute e 36 spettacoli ospiti, ma anche attività per le scuole e sul territorio.
A dare il via al triennio in cui cadrà l’ottantesimo anniversario della fondazione del teatro, una nuova compagine di artisti associati, cui si aggiungono per la prima volta gli scienziati associati Amalia Ercoli Finzi, Alberto Mantovani, Telmo Pievani, Ersilia Vaudo. Ad aprire la stagione, il Barone Rampante di Riccardo Frati in scena dal 27 settembre, per la quarta stagione, al Grassi. Dal 7 al 19 ottobre, il Teatro Studio Melato celebra i 20 anni del collettivo Sotterraneo, artisti associati, mentre L’Arlecchino di Carlo Goldoni e Giorgio Strehler rivive di nuovo al Grassi con Enrico Bonavera nei panni di Arlecchino e Andrea Coppone come Brighella, ma anche – per la prima volta in 78 anni – a parti invertite.
Dopo Trilogia della Città di K., vincitore di cinque Premi Ubu, Fanny & Alexander e Federica Fracassi tornano ad Ágota Kristóf con ‘L’analfabeta’, in scena dal 23 ottobre al 2 novembre. Emma Dante porta in scena l’atroce ritualità di un femminicidio nel nuovo spettacolo ‘L’angelo del focolare’ (Teatro Grassi, 11-30 novembre, prima assoluta), mentre lacasadargilla, artisti associati, propone ‘Escaped Alone’ dell’inglese Caryl Churchill (al Grassi dal 10 gennaio a 8 febbraio in prima assoluta). Massimo Popolizio, dopo M Il figlio del secolo e L’albergo dei poveri, torna a dirigere e interpretare una coproduzione del Piccolo: Ritorno a Casa di Harold Pinter. Arianna Scommegna e Mattia Fabris, diretti da Francesco Niccolini, portano in scena (Studio Melato, 3 – 15 marzo) Resto qui, l’adattamento teatrale del romanzo di Marco Balzano, mentre a 75 anni dal suo debutto sul grande schermo, Claudio Longhi – alla sua seconda regia per il Piccolo – e Lino Guanciale, da questa stagione artista associato, rendono omaggio al capolavoro di De Sica/Zavattini ‘Miracolo a Milano’ (Strehler, il 4 marzo in prima assoluta). Niccolò Fettarappa, classe 1996, è per la prima volta al Piccolo, del quale diventa associato, con ‘Orgasmo. Prosa dispiaciuta sulla fine del sesso’.
Tra le ospitalità, Stefano Massini con ‘Donald. Storia molto più che leggendaria di un Golden Man’; Flavia Mastrella e Antonio Rezza con ‘Metadietro’; Marta Cuscunà con ‘Sorry, Boys’, che chiude la trilogia dedicata alle Resistenze femminili. In calendario anche ‘A Place of Safety. Viaggio nel Mediterraneo centrale’, con le testimonianze dalla Sea-Watch.
Il Piccolo partecipa anche a Milano Cortina 2026, con una programmazione che vede al centro lo spettacolo ‘Slava’s Snowshow’, in una speciale “versione Olimpica”. Dal 14 al 30 maggio 2026 torna anche il festival Presente Indicativo, con il meglio dalle più importanti rassegne d’Europa.





















