Il museo Man di Nuoro accoglie l’estate con tre proposte inedite e originali. E lo fa con tre mostre nei locali ex Coccollone che la Provincia di Nuoro sta acquisendo e distante giusto pochi metri dalle attuali sale espositive di via Satta.
“Tutte e tre le mostre sono dedicate al tema delle isole – spiega la direttrice del Man Chiara Gatti – isole moderne, contemporanee e anche isole come atteggiamento mentale. E poi anche isole viste dalla costa e le sue miniere”.
La prima “Isola e Idoli” (fino al 16 novembre) esplora il legame profondo tra le isole e i loro simulacri, analizzando come l’arte del Novecento abbia reinterpretato le figure arcaiche e il loro potere simbolico.
La mostra propone un dialogo tra reperti archeologici, provenienti da musei sardi e dal Louvre, e opere di maestri moderni come Gauguin, Miró e Giacometti, evidenziando come l’antico e il moderno si tocchino al di fuori del tempo e dello spazio, nutriti da una comune necessità di rappresentare l’invisibile.
La seconda mostra Isole minori (Note sul fotografico dal 1990 ad oggi (fino al 16 novembre) ci dice come la Sardegna è stata raccontata dai grandi fotografi negli ultimi 25 anni, mutandone la percezione. Da luogo chiuso e tradizionale, quello dell’entroterra, a luogo più aperto e accogliente, frutto dello sviluppo dell’industria turistica. Opere di straordinaria qualità visiva e visioni nuove di luoghi noti, attraverso le quali si possono aprire riflessioni di diversa natura intorno ai tanti temi sollevati dalle opere esposte.
Con ISCRA (Flotta Culturale del Mediterraneo (fino al 7 settembre) questa volta al piano terra, una flotta di artisti guidata da Leonardo Boscani ha esplorato il territorio della Planargia, in particolare le pietre di basalto di Suni. Un viaggio fra costa e mare, traducendolo in opere che mescolano linguaggi estetici e riflessioni antropologiche in una terra di confine, come è appunto la Planargia, una delle tante isole nell’isola.






















