Sergio Rizzo sfodera l’arma dell’ironia e immagina un’Italia futuribile (ma verosimile) devastata dal cambiamento climatico, alla vigilia delle elezioni presidenziali del settembre 2027, quando accade l’impensabile: non si presenta a votare quasi nessuno. Il pressoché totale astensionismo dà il via a una valanga di emergenze che si traducono in una crisi della democrazia, apparentemente irreversibile quando il premier eletto dal popolo – leader decisionista di una coalizione di destra – sembra svanire nel nulla.
Distopia e fantapolitica si inseriscono nel contesto comunque realistico (il numero di votanti si abbassa a ogni tornata elettorale e le catastrofi dovute al cambiamento climatico sono sempre più frequenti) immaginato dall’autore, da sempre attento all’attualità e alle dinamiche politiche del nostro Paese.
Rizzo presenterà l’opera all’Ex Convento dei Cappuccini di Ploaghe domenica 3 agosto alle 21. Al suo fianco ci sarà Paolo Ardovino.






















