Temi cruciali come la violenza di genere, le discriminazioni, le migrazioni, la guerra.
Filo conduttore storie di donne tra memoria e attualità. Dal 22 al 27 luglio ritorna il 20/o festival Il Colore Rosa organizzato da L’Effimero Meraviglioso tra Teatro Civico e MuA di Sinnai.
Sei giornate tra incontri, presentazioni di libri e proiezioni di film e documentari, oltre a spettacoli e concerti con degustazioni “a km zero”. “Iniziamo il 22 alle 19.30 con “Emma”, documentario di Viola Ledda sulla vita della fisarmonicista Emma Pucci, che oggi ha 90 anni, segnata dalla violenza del padre e del marito, da un’idea di Benito Urgu, che sarà presente insieme alla regista e alla protagonista”, racconta Maria Assunta Calvisi. Alle 21,30 va in scena “Quel mattino di marzo”, scritto da Nino Nonnis, diretto da Calvisi che spiega: “Uno spettacolo che ha per me un significato particolare, è la storia delle quattro cernitrici morte il 18 marzo 1913 per il crollo di una galleria nella miniera di Genna Arenas a Buggerru”.
Un omaggio allo scrittore e drammaturgo scomparso nel 2023, ma anche un’occasione per riflettere sulla sicurezza e sulla parità nel mondo del lavoro. Si prosegue al MuA per altre cinque serate: il 23 Francesca Spanu presenta “Il Corpo Sbagliato” in dialogo con Camilla Soru, alle 21.30 “Due Donne”, pièce di e con Marta Proietti Orzella e Agnese Fois; il 24 Anna Tea Salis parla del suo libro “Emme Effe e P in seconda” con Ciro Auriemma, con Marco Lai alla chitarra, poi, alle 21.30 la commedia “Se mi odi è perché esisto” di e con Alessia Magrì e Giancarlo Mariottini su una coppia in crisi, tra desiderio di maternità e paura del futuro. Il 25, dopo la proiezione di “Dall’Est con Amore” di Karim Galici, va in scena “Rut” di Christoph Nix, con Chiara Murru, regia di Nicola Bremer, rilettura dell’omonimo racconto biblico su un’amicizia al femminile; il 26 un dialogo fra Emilia Uda e Rosanna Lauro (Terra Canaan) su “Palestina: Occupazione e Resistenza / Il ruolo delle donne nella lotta di liberazione”, poi “Annuncio Ritardo” di Giorgia Francozzi con Gian Carlo Baglioni e Vittorio Augusto Cesarini, diretti da Caterina Casini, sui conflitti generazionali.
Il sipario si chiuderà il 27 con l’incontro tra le sindache della Città Metropolitana di Cagliari, coordinato da Egidiangela Sechi e alle 21.30 il concerto del Tiziana Capasso Quintet dedicato alle “Signore del Jazz”.






















