ketch e battute, parodie, canzoni. Il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi sbarca in Sardegna con Dove eravamo rimasti, in scena l’8 gennaio alle 20.30 al Teatro Comunale di Sassari e il 9 e il 10 gennaio, rispettivamente alle 20.30 e alle 19.30, al Teatro Massimo di Cagliari per Cedac.
“È uno spettacolo di varietà dove si alternano numeri comici, situazioni divertenti e musica: ci sarà anche una lectio magistralis, condotta da Vittorio Sgarbi, che interpreto io, ai danni di una persona incapace di riconoscere i quadri – racconta Lopez all’ANSA – Alla fine il critico si arrabbia e esplode in una delle sue famose scenate. Sgarbi ha mostrato di apprezzare, anzi la sera della prima venne a trovarci in camerino suggerendomi cosa avrei dovuto dire”. Tra le novità, svela l’attore, comico, imitatore, doppiatore e conduttore televisivo, nonché cantante, un omaggio all’avanspettacolo con un pezzo classico del repertorio e un inedito incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e papa Francesco.
Dove eravamo rimasti, come suggerisce il titolo, è l’ideale continuazione del fortunato Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show, in cui i due artisti proponevano un esilarante siparietto su papa Bergoglio e papa Ratzinger, oltre ai duetti di Gino Paoli e Ornella Vanoni o Dean Martin con Frank Sinatra e alle apparizioni di politici vecchi e nuovi. “Dopo tre anni di tournée, interrotta per la pandemia – ricorda l’attore – abbiamo deciso di ritrovarci insieme sul palco ma, invece di scrivere una nuova commedia, ricominciamo da Dove eravamo rimasti: lo spettacolo sta suscitando molte reazioni positive, in tutte le piazze dove siamo stati la gente si diverte tanto e ci aspetta fuori dal teatro per ringraziarci”.
Non poteva mancare la musica, una delle passioni del poliedrico artista, che rievoca i suoi esordi teatrali “proprio con una tournée in Sardegna, con L’armata a cavallo dai racconti di Isaak Babel'”: l’irresistibile duo si cimenta con celebri canzoni, accompagnato dalla Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio. E poi un omaggio alla bravissima Anna Marchesini sulle note di Dentro la tasca di un qualunque mattino di Gianmaria Testa.
Una comicità raffinata e intelligente, quella di Lopez e Solenghi, come antidoto in tempi difficili: “è più faticoso per noi pensare di divertire il pubblico in un clima così, ma nel momento in cui sei sul palco dimentichi tutto. E anche il pubblico dimentica tutto e alla fine viene a ringraziarci e a dirci che queste due ore sono state importanti”. L’arte della leggerezza, per sorridere e resistere.























