Dopo l’intensa edizione di agosto, che ha portato la Marmilla al centro del panorama jazz internazionale, il Pedras et Sonus Festival diretto dalla musicista mogorese Zoe Pia, prosegue il suo cammino con la sezione Tenore, un nuovo capitolo che dal 10 al 12 ottobre intreccerà la voce più profonda della tradizione sarda con culture e sonorità provenienti dal Mediterraneo. Un’estensione naturale del festival, che rinnova la sua vocazione a radicare la musica nei paesi e nei luoghi simbolici del territorio, trasformandoli in crocevia di incontri, memorie e sperimentazioni.
La direttrice artistica Zoe Pia spiega così il senso di questa edizione: «Il weekend “Pedras et Sonus Festival – Tenore” vuole lasciare un’impronta umana con l’incontro di culture differenti, dato da tre rappresentanti della musica folk sarda e due gruppi extra regionali, uno siciliano e uno corso. Il festival è dedicato alla Palestina, a Gaza dove è in corso un disastro umanitario. A seguire porgiamo la risonanza verso tutti i popoli che si trovano in condizioni di oppressione. Speriamo che i nostri sforzi generino bellezza condivisa contro ogni atto di invasione».
Il programma
- Venerdì 10 ottobre il festival apre alle nuove generazioni tra Uras e Mogoro
Il festival entrerà per la prima volta nella scuola dell’infanzia e nella primaria di Uras con un laboratorio di canto a tenore avviato dal 30 settembre che troverà il suo approdo venerdì 10 ottobre nella Chiesa di Sant’Antonio alle 17.30. I bambini apriranno la serata con un breve esito corale e un dialogo con i cantori, introducendo il concerto dei Tenores di Orosei “Antoni Milia”, dedicato ai canti sacri (ingresso gratuito). La notte proseguirà a Mogoro, dove il Caffè Gitano alle 22.30 accoglierà i Baba Jaga: clarinetto, fisarmonica e percussioni daranno vita a un set viscerale che inaugurerà l’autunno di Jatzilleri (ingresso 1€, biglietto in loco).
- Sabato 11 ottobre: archeologia e canto a tenore
La mattina di sabato 11 ottobre si aprirà al Nuraghe Cuccurada di Mogoro alle 10 con una visita guidata immersiva accompagnata dalle sonorità itineranti dell’Orchestra Popolare Sarda (Orlando Mascia, Matteo Muscas, Luca Schirru): tra launeddas e pietre millenarie prenderà forma un dialogo unico tra archeologia e suono (ingresso 8€, posti limitati, prenotazione consigliata a [email protected], biglietti in loco fino a esaurimento). Nel pomeriggio la scena si trasferirà a Pabillonis, nella chiesa e al nuraghe di San Lussorio alle 17:30, con i Tenore Su Cunzertu de Abbasanta in un concerto che intreccerà spiritualità e radici nella cornice simbolo della memoria del paese (ingresso gratuito). La sera si tornerà a Mogoro: al Baradeo Cafè alla Fiera dell’Artigianato (alle 22.30) l’elettronica di Mebitek incontrerà le voci dei Tenore Su Cunzertu de Abbasanta in una performance che fonderà rito arcaico e pulsazioni contemporanee (ingresso 1€, biglietto in loco).
- Domenica 12 ottobre una densa giornata tra Pau, Villanovaforru e Mogoro
La giornata finale (domenica 12 ottobre) comincerà a Pau, nel Parco dell’Ossidiana, con la passeggiata sonora lungo il percorso Un Bosco da Fiaba: la partenza sarà alle 10 con la guida della curatrice del progetto Giulia Balzano e i canti popolari siciliani dei Zammù. Al termine del percorso, alle 11, l’ospite internazionale Roberto Occhipinti, contrabbassista e compositore canadese di origini siciliane, darà vita a una performance in cui il respiro del jazz dialogherà con il silenzio della natura. L’ingresso per l’esperienza completa sarà di 10€; i posti sono limitati e si consiglia la prenotazione agli indirizzi [email protected] – [email protected] o al numero 351.7148561.
Nel pomeriggio il viaggio proseguirà a Villanovaforru, al Nuraghe Genna Maria alle 17, con l’incontro vocale tra i Cuncordu Lussurzesu e le Suarina, ponte sonoro tra Sardegna e Corsica che risuonerà tra le pietre antiche del sito. L’ingresso sarà di 5€, comprensivo di visita guidata e concerto, con prenotazione consigliata via e-mail. Gli appuntamenti notturni si sposteranno poi all’Hotel Funtana Noa, cuore simbolico della comunità locale e sponsor prezioso del festival. In questi anni la struttura si è trasformata da semplice ricettivo a luogo di attivismo culturale e sociale: ha sostenuto cause come l’accoglienza di persone fragili provenienti da zone di conflitto, l’emergenza Nordafrica del 2011 e il contrasto alla speculazione energetica. Qui, dalle 21, il quartetto femminile corso Suarina intreccerà polifonia e contemporaneità in un contesto conviviale che unirà concerto e tavola. La serata sarà arricchita da una cena che, nei suoi sapori, richiamerà la cultura mediorientale, rafforzando la dedica del festival alla Palestina. L’ingresso al concerto sarà di 1€ (biglietto in loco), mentre la cena proporrà un menu fisso a partire da 20€.
Tutti i concerti, escluse le serate Jatzilleri, saranno accompagnati dalle Bolle a Tenore, narrazione per bambini a cura di Tatabolla.
L’edizione 2025 di Pedras et Sonus Festival – Tenore conferma la sua vocazione di spazio di ricerca e confronto, capace di restituire alla Marmilla una dimensione internazionale senza smarrire le radici. Un festival che porta la musica dentro i luoghi della memoria e nelle comunità, accendendo scuole, chiese, nuraghi e locali in un racconto corale dove tradizione e contemporaneità si intrecciano, e dove il canto a tenore diventa simbolo di resistenza, di bellezza e di speranza condivisa.





















