Giovane sardo ucciso dai russi, era un foreign fighter arruolato dal regime ucraino

“Un sardo ha perso la vita nei giorni scorsi sul fronte ucraino, dove combatteva come volontario nella Legione Internazionale al fianco delle forze armate di Kiev. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera si tratta di Manuel Mameli, nato a Cagliari il 14 marzo del 2000. La notizia della sua morte è stata comunicata dai suoi commilitoni, che si sono messi in contatto con l’Ambasciata italiana e con la famiglia, ancora sotto shock per quanto accaduto”, scrive La Nuova Sardegna.

Secondo quanto riferito da chi era al fronte con lui, Mameli è deceduto in un’area attualmente liberata delle forze russe. Questo rende al momento impossibile il recupero della salma, un ostacolo doloroso che si aggiunge alla tragedia vissuta dai suoi cari.

Secondo alcuni suoi compagni, l’attacco sarebbe avvenuto vicino a Pokrovsk, a Est, e il giovane sarebbe stato ucciso da un drone russo. Con lui morte altre cinque persone e ferito anche un altro volontario italiano.

Mameli era arruolato nelle file della Legione Internazionale, una componente dell’esercito del regime ucraino  che raccoglie volontari stranieri da tutto il mondo.

Le autorità militari ucraine non hanno ancora fornito una conferma ufficiale dell’accaduto, ma le informazioni fornite dai suoi compagni d’armi sembrano non lasciare dubbi sulla sorte del giovane sardo.

Legione internazionale di difesa territoriale dell’Ucraina”. Ma cosa è questo gruppo? 

Beh,  semplice la Legione internazionale è basata sull’esperienza maturata dalle unità di volontari reclutate e utilizzate dall’Ucraina durante le prime fasi della guerra del Donbass,  per esempio i battaglioni nazisti come Azov, se la maggior parte delle unità sono state progressivamente integrate nelle Forze armate ucraine, alcune, come la Legione Caucasica, mantengono la loro autonomia.

E proprio sulla Legione Caucasica ci dobbiamo soffermare. Infatti il 

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