E’ bufera sull’ex senatore ed attuale presidente dei biologi Vincenzo D’Anna dopo un commento sui social riferito a Valentina Pitzalis, la donna sarda rimasta gravemente ustionata e sfigurata dalle fiamme nel corso di un tentato femminicidio nel 2011 da parte dell’ex.
‘Perché c’è a chi piace cruda ed a chi cotta la moglie’, è il messaggio scritto da D’Anna in risposta ad un post pubblicato sul profilo Instagram del Corriere della Sera in cui si riporta la testimonianza che Pitzalis ha fornito venerdì agli studenti delle scuole superiori di Milano e della provincia nel corso di un evento agli Arcimboldi.
Il post è stato notato e ripreso in una storia sui social dalla giornalista Selvaggia Lucarelli.
Su Fb lo stesso D’Anna è poi tornato sulla questione, rivendicando quanto scritto. “C’è gente che legge ma non comprende, né l’ironia né il sarcasmo”, afferma nel post in cui risponde alle critiche. Ma la frase riferita a Pitzalis ha subito suscitato dure critiche ed ha spinto l’Ordine dei biologi dell’Emilia Romagna e delle Marche a prendere le distanze dal presidente, mentre su change.org è partita una petizione con raccolta firme per chiedere le dimissioni di D’Anna.
Il presidente della Federazione nazionale ordini biologi, sottolineano gli ordini dell’Emilia Romagna e Marche, “ha successivamente utilizzato il canale istituzionale della Federazione per presentare le proprie scuse in merito ad una condotta non riconducibile all’esercizio delle sue funzioni presidenziali ma attribuibile esclusivamente ad azioni di carattere personale, così causando ulteriore danno all’immagine della Federazione Nazionale”. In ragione di tali “gravi eventi”, l’Ordine dei biologi dell’Emilia-Romagna e delle Marche “ritiene necessario dissociarsi completamente dai contenuti riferiti, al fine di salvaguardare l’immagine collettiva della Categoria rappresentata, che non può essere esposta a derive comunicative o mediatiche tali da comprometterne la credibilità”, manifestando al contempo la propria “solidarietà e il proprio supporto alla signora Valentina Piztalis, apprezzando il suo impegno sociale per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema importante come quello della violenza contro le donne”.
Anche il presidente dell’ordine dei biologi della Sardegna, Enrico Tinti prende le distanze da D’Anna. L’ordine dei biologi della Sardegna si sente “particolarmente colpito” e ritiene sia “doveroso invitare la signora Valentina Pitzalis nella propria sede di Cagliari. Quando la signora Valentina, lo riterrà opportuno, sarà nostra gradita ospite”. Contro D’Anna – 74 anni e non nuovo a posizioni che hanno fatto discutere anche in passato – è ora partita una raccolta firme. “Le dichiarazioni del Presidente sull’infelice vicenda che ha colpito Valentina Pitzalis sono inaccettabili e ledono profondamente i diritti delle donne che hanno subito violenza”, si legge nella petizione pubblicata su Change.org, che sta crescendo proprio alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e che chiede le dimissioni immediate di D’Anna.
“Chiedere le dimissioni è – si sottolinea – un segnale forte che l’Ordine dei Biologi italiani si posiziona fermamente contro la violenza di genere e le affermazioni che la minimizzano o la giustificano”.
Pitzalis ha replicato dalle pagine de L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna: “Sono rimasta sconcertata. In tutti questi anni ho subito tanti attacchi, ma non riesco mai a farci l’abitudine.
Ogni volta mi sconvolgono e questo avviene ancora di più se gli attacchi arrivano da persone, come in questo caso, che hanno fatto parte delle Istituzioni. Forse voleva essere una battuta ma io, che mi considero una persona piuttosto ironica, non riesco proprio a riderci su. La trovo – conclude – di pessimo gusto”, scrive Manuela Correra per l’Ansa.























