Francesco Pigliaru, ex presidente della Regione, indimenticabile per il suo ruolo attivo nella distruzione della sanità pubblica, si è dimostrato sempre molto attivo negli ultimi tempi per cercare di impedire la libertà di parola, la libertà di stampa e la libertà di presentare democraticamente un libro.
Avevamo denunciato nei giorni scorsi l’attacco alla libertà di informazione. Oggi denunciamo la volgare minaccia personale alla mia persona, perché oggi non è più in pericolo solo la libertà di stampa, ma anche la libertà di esprimere delle opinioni diverse da quelle che Pigliaru e i suoi quattro amici hanno deciso di imporre in Sardegna.
In un post pubblicato quest’oggi, l’ex presidente della Sardegna amico del Qatar, chiede senza grossi risultati agli amici sui social una mobilitazione, una reazione, pubblicando in primo piano due foto con il mio volto. Se questa non è una intimidazione e una minaccia, come la devo interpretare?
Nelle settimane scorse la campagna d’odio aveva portato a insulti personali di ogni tipo. Il post di oggi di Pigliaru è un ulteriore grave violazione della Libertà e dell’articolo 21 della Costituzione Italiana.
Pigliaru se non è capace di confrontarsi impari almeno a rispettare chi la pensa diversamente da lui.

























