Si è tenuta, presso la Casa Bonus Pastor di Roma, la II edizione del “Forum della Cultura Italiana”, ideato e realizzato per sostenere la pace, la libertà di espressione e la cultura in tutte le sue forme.
Forum della Cultura Italiana
In un mondo sempre più connesso, nel quale le persone finiscono per conoscersi a distanza ma riescono ad ignorarsi in presenza, ENAC ha ritenuto indispensabile ripristinare quelle relazioni sociali che servono per armonizzare i naturali rapporti umani.
Se a causa della globalizzazione economica, si assiste alla costante corrosione dei legami millenari esistenti tra le popolazioni ed i rispettivi territori, tramite il “Forum della Cultura Italiana” si è deciso di dare spazio coloro che spesso, per diversi motivi, non hanno a disposizione luoghi nei quali esprimersi.

In questa edizione, sulla scia della prima edizione, si è tenuta una piccola mostra artistica curata da Silvia Filippi nella quale sono state esposte opere di Alessio Deli (vincitore premio Mameli 2025), Enrica Capone, Erika Mallardi, Marianna De Leoni ed Egidio Scardamagli, che sono state ammirate ed oggetto di molte pose fotografiche nel corso della manifestazione.
Tavole rotonde
Nel corso della manifestazione si sono tenute due tavole rotonde. Nello specifico, la prima, dal titolo “Un aiuto per i più deboli: l’importanza della rete!”, ha trattato temi delicati come la violenza domestica, quella sui minori e le tante nuove fragilità causate dalla società del consumo.
La tavola rotonda è stata presentata da Graziano Elmi e moderata da Adriana Domeniconi con interventi di spessore da parte di Flavia Munafò e Carmen Sarnataro.
Flavia Munafò ha evidenziato come la realizzazione di una rete composta da volontari, professionisti ed enti non profit stia riuscendo a produrre risultati di grande spessore tra cui, in particolare nella città di Roma, la cogestione di iniziative sociali presso il Borgo della Legalità a fianco dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ANPPe, mentre Carmen Sarnataro ha emozionato il pubblico presente con un intervento che ha simulato la voce di chi non è riuscito a superare la crudeltà della violenza.
La seconda tavola rotonda, dal titolo “Libertà d’informazione: rispettiamo la costituzione”, ha esaminato aspetti legati alla compressione della liberà d’informazione che negli ultimi anni rischia di assumere contorni orwelliani.
Dopo la presentazione di Raffele Proietti Cosimi, che ha richiamato il valore della cultura come spazio di mediazione e non di scontro, si sono alternati relatori di spessore come Fabrizio Arcangeli, Antonio Peragine e Daniele Di Calisto, hanno provato spiegato aspetti legali e come sarà possibile garantire il pluralismo dell’informazione.La tavola rotonda è stata moderata da Maurizio Abbate.
Fabrizio Arcangeli, in rappresentanza di una nuova agenzia di stampa che esordirà a breve, ha spiegato come la necessità di reperire informazioni di prima mano, e sopratutto verificate, sia un fattore indispensabile per garantire notizie diverse da quelle nel mainstream, quindi capaci di garantire il pluralismo dell’informazione.
Daniele Di Calisto, della Popolare Università Federiciana, ha evidenziato alcuni aspetti della costituzione che garantiscono il pluralismo dell’informazione in Italia e sui quali occorre fare leva al fine di ribadirne l’applicazione integrale. Ha inoltre evidenziato come la formazione culturale sia uno degli antidoti più efficaci alla disinformazione.
Antonio Peragine, direttore de Il Corriere Nazionale, ha spiegato le difficoltà degli editori a muoversi in un sistema che non li tutela adeguatamente sopratutto in caso di denunce da parte di soggetti che ritengono di essere danneggiati. Ha comunque confermato che, nonostante le mille difficoltà, il valore dell’informazione resta prioritario e lui ne sarà difensore.
Spazio alla musica
Tra le due tavole rotonde è stato presentato il progetto culturale dal titolo “Un festival della musica italiana” nel quale sono confrontati, moderati da Marco Canestrelli, Salvatore Bosco, Fulvio Vasarri e Maurizio Abbate.
Salvatore Bosco, editore e produttore televisivo, ha evidenziato come la musica stia attraversando un periodo di crisi, sopratutto dal punto di vista della qualità culturale, ed proposto ricette utili all’intero mondo artistico musicale.
Fulvio Vasarri, presidente di MediLab, ha ribadito la profonda crisi del settore sopratutto a causa dell’avanzata, senza alcuna regolamentazione, dell’IA e di come essa stia progressivamente sostituendo la creatività umana con quella digitale.
Maurizio Abbate, presidente nazionale ENAC, ha confermato come la digitalizzazione, unita al profondo decadimento culturale del nostro tempo, abbia compromesso la qualità artistica dei musicisti allontanando molti cittadini da festival e manifestazioni musicali. La creazione di un nuovo Festival della Musica Italiana promosso da ENAC, e la cui gestione viene affidata a Salvatore Bosco, può trasformarsi in un movimento culturale capace di far rialzare la qualità della musica in Italia.
Premiazioni
Nel corso della manifestazione sono stati conferiti due premi a coloro che si sono distinti negli anni in campo culturale ed artistico tramite iniziative a carattere nazionale.
Il primo conferimento, assegnato dal presidente Maurizio Abbate, è stato effettuato a Salvatore Bosco “per l’impegno profuso nella promozione della cultura italiana tramite la realizzazione di progetti musicali e televisivi di alta qualità.”
Il secondo conferimento è andato invece ad un dirigente storico dell’ENAC che nel coso degli anni ha dato lustro all’ente tramite iniziative di grande valore come la Mille km della cultura.
Il premio è stato infatti conferito a Silvia Filippi “per la costanza dimostrata negli anni nel promuovere e valorizzare l’arte, nelle sue diverse forme, su tutto il territorio nazionale.”























