Dall’1 gennaio circa 350 lavoratori in mobilità in deroga che rientrano nelle aree di crisi complessa di Porto Torres e Portovesme non ricevono le spettanze, che in media ammontano a 450 euro al mese.
Lo denunciano Fiom, Fsm Uilm che sono pronti ad azioni di lotta a partire da lunedì 4 agosto.
“I mandati di pagamento sono stati effettuati dalla Regione Sardegna, l’Inps ha ricevuto le pratiche ma, a causa del fatto che i due sistemi informatici non si interfacciano, la situazione è in stallo e questi lavoratori non percepiscono la mobilità – osservano le tre sigle – Non è certo colpa dei lavoratori o dei sindacati se ci si trova in questa situazione già emersa nelle scorse settimane durante le interlocuzioni con le istituzioni che ora devono trovare una soluzione immediata per questi lavoratori che non possono più aspettare. E’ una vergogna che nel 2025 si debba assistere a una situazione del genere – concludono – si sono superati tutti i record dei ritardi possibili ed è finito il tempo delle attese”, pubblica l’agenzia Ansa.























