La Fials a seguito di due ordinanze della Suprema Corte di Cassazione, che stabiliscono il riconoscimento e pagamento delle indennità di turno durante le ferie e il riconoscimento del buono pasto indipendentemente dal turno svolto, chiede all’Assessore alla Sanità e a tutti i Commissari delle Aziende Sanitarie della Regione
Sardegna l’applicazione dei principi giuridici stabiliti dalle due sentenze.
“La Suprema Corte ha ribadito che la retribuzione durante le ferie non può subire decurtazioni e deve includere tutte le voci legate allo svolgimento delle mansioni e allo status professionale del lavoratore. In particolare, la Cassazione ha richiamato il diritto europeo, secondo cui ogni riduzione della retribuzione nei periodi di riposo annuale rischia di costituire un disincentivo all’effettivo godimento delle ferie, in contrasto con gli obiettivi di tutela della salute e sicurezza”, afferma nella nota la Fials.
“Che chiunque, nel settore sanitario, lavori più di sei ore ha diritto a consumare un pasto, indipendentemente dalla tipologia di turno svolto, stabilendo un principio fondamentale che ridisegna i diritti dei lavoratori sanitari”…”Alla luce di tali orientamenti, che rafforzano una giurisprudenza già consolidata, la Fials chiede
formalmente, l’immediato adeguamento dei trattamenti retributivi, con inclusione dell’indennità di turno nei periodi di ferie e il buono pasto per tutte le giornate lavorate, indipendentemente dal turno svolto”, scrive ancora il Sindacato.
“L’attivazione delle procedure per la liquidazione delle spettanze arretrate al personale interessato e una comunicazione ufficiale a questa O.S. circa le modalità e i tempi di attuazione delle sentenze, al fine di garantire trasparenza e uniformità di applicazione”…”La Fials sottolinea che il riconoscimento di tale diritto non è solo un obbligo derivante da una pronuncia giudiziaria, ma rappresenta un atto di correttezza nei confronti dei lavoratori che, con professionalità e sacrificio, garantiscono ogni giorno il funzionamento dei servizi sanitari. Affinché gli infermieri non lascino i loro posti di lavoro, è necessario farli sentire rispettati, valorizzati e pagati nel dovuto, garantendo dignità nel lavoro”, prosegue la nota della Fials.
“E’ necessario offrire un segnale affinché non cerchino altrove condizioni migliori, quelle già riconosciute in Germania, Svizzera, Regno Unito e paesi nordici. E’ indispensabile garantire e garantirci sanità nella nostra terra, la Sardegna. Questa Organizzazione Sindacale vigilerà affinché la decisione venga recepita senza ulteriori ritardi e con la massima uniformità in tutte le aziende sanitarie, i reparti e servizi”, conclude la Fials.






















