Si è tenuta questa mattina dalle 08:00 alle 10:00 l’assemblea generale delle lavoratrici e lavoratori
SiderAlloys, GMS e dei lavoratori in mobilità.
Dall’assemblea emerge con forza la volontà di non perdere ulteriore tempo e di fronte a una nuova
opportunità di rilancio di alluminio primario, si chiede alla politica a tutti i livelli, di mettere in
campo qualsiasi azione che non permetta il prosieguo di SiderAlloys, ritenuto principale
responsabile di un settennato gestionale fallimentare.
Anche Invitalia non è ritenuta esente da responsabilità , sopratutto in considerazione di due
componenti che fanno parte del consiglio di amministrazione di SiderAlloys, ma nonostante questo,
ha sperperato il tempo e il denaro che aveva a disposizione.
FIOM, FSM, UILM e CUB oggi più di ieri, ribadiscono che un ulteriore finanziamento all’attuale
proprietà risulterebbe ingiustificabile, a fronte del consuntivo che abbiamo davanti: debiti a
lavoratori, fornitori, appaltatori, istituzioni, nessun idea o piano industriale credibile, risorse
pubbliche buttate all’aria con fantomatici investimenti (dove sono finiti i container provenienti dalla
Cina, più volte annunciati?), per non parlare dei rischi ambientali denunciati.
Il Governo, il Mimit, la regione Sardegna, dimostrino che le dichiarazioni di stratetegicitá più volte
annunciate sono davvero una volontà imprescindibile e che produrre alluminio primario in Italia
non è una chimera, sopratutto lo facciano immediatamente, affermano i sindacati.























