La paura è che quanto accaduto la scorsa estate con lo sbarco degli ospiti di un mega yacht di lusso sulla spiaggia protetta dell’area marina di Talmone Porto Cuncato a Palau, possa riaccadere.
I componenti del comitato “Amici di Talmone” lanciano un allarme in vista dell’ondata di turisti che, come ogni anno, invade le coste e spiagge del nord Sardegna, e chiedono all’amministrazione comunale di Palau la posa di cavi marini che delimitino lo specchio d’acqua e la spiaggia.
“Lo scorso sabato 7 giugno l’amministrazione ha delimitato con cavo tarozzato le aree di balneazione nelle spiagge del territorio di sua competenza, ma l’area marina di Talmone Porto Cuncato non è stata provvista neanche quest’anno delle delimitazioni che impediscono a natanti di avvicinarsi alla costa e recare danno a bagnanti e all’ambiente marino”, lamentano i componenti del comitato.
Secondo il comitato, “nel fondale di questa area marina è presente una prateria di posidonia oceanica che negli ultimi anni ha subito gravi danni a causa dei continui ancoraggi selvaggi di gommoni e altre imbarcazioni che non rispettano il limite dei 200 metri dalla battigia e gettano quotidianamente l’ancora sul posidonieto”.
“Il comitato Amici di Talmone e Cala di Trana sollecita nuovamente la revisione della decisione iniziale delcomune di Palau di non inserire la spiaggia di Talmone nella lista di balneazione con cavo tarozzato”, scrivono in una nota stampa, aggiungendo che “il comitato continua in piena autonomia la sua azione dì monitoraggio civico e di tutela ambientale di questa area sensibile, facendo appello a tutte le forze politiche cittadine e regionali che possano sostenere la nostra azione di tutela ambientale”, scrive l’Ansa.























