Un menù certificato biologico con i prodotti tracciabili lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, da proporre nei ristoranti.
Il progetto pilota, nella prima fase, interesserà una decina di locali, nel segno di un’alimentazione etica.
Sarà lanciato nel corso di Cagliari International Wine&Food Festival 2025.
Due giornate, il 20 e 21 giugno all’Exma di Cagliari, dedicate all’enogastronomia tra degustazioni, masterclass e approfondimenti per mettere in rilievo le produzioni dell’Isola con un occhio ai vitigni autoctoni e tradizionali, tra nuove tendenze, spunti innovativi, attenzione alla sostenibilità e tutela del suo patrimonio millenario.
Il festival è organizzato dall’associazione Aps Promo Eventi diretta da Mario Bonamici, col patrocinio di Comune e Coldiretti Sardegna e realizzato in collaborazione con Distretto Sardegna Bio presieduto da Andrea Campurra e Accademia Internazionale di Enogastronomia Epulae guidata da Angelo Concas.
Il menù bio sarà presentato da Maria Carta, chef de Is Feminas, Emanuele Frongia, presidente Fipe Confcommercio sud Sardegna e Andrea Campurra nel corso del seminario di apertura, venerdì alle 10 “Territori e prodotti locali: opportunità per una ristorazione consapevole”, che vedrà il contributo anche di altri esperti.
Sessanta le cantine e oltre 200 le etichette in degustazione durante il festival “perlopiù di piccole realtà custodi di cultivar che prosperano in Sardegna da millenni, declinate in espressioni in linea con le esigenze del mercato”, sottolinea Mario Bonamici.
Il festival accende i riflettori attraverso le masterclass curate da Bonamici, Concas e altri esperti, sul mondo delle bollicine, ancora, rosati, vernaccia di Oristano doc e Mandrolisai, unica vera doc territoriale in Sardegna. “Nel corso della manifestazione sarà ribadita la necessità di dare ai vini sardi una riconoscibilità, una identità legata alla zona di provenienza, per avere più forza sui mercati internazionali”, spiega ancora Bonamici.
Uno stand presenta una selezione di vermentino da diversi paesi del mondo. “Il Festival è anche un’occasione per le aziende sarde di networking, promozione e visibilità nazionale e internazionale”, conclude Bonamici.
Il festival propone anche un concorso che premia i tre migliori bianchi e rossi attraverso una degustazione alla cieca da parte di una giuria di esperti.























