“Duck Face Killings” è il quarto album in studio del maestro italiano dell’horror death metal FULCI, pubblicato dalla 20 Buck Spin e disponibile anche in edizione limitata dalla Time To Kill Records!
Con 14 brani senza compromessi, il disco fonde riff brutali, groove pesanti e atmosfere cinematografiche inquietanti ispirate all’horror italiano.
Il famigerato regista italiano Lucio Fulci ha creato molte delle visioni più memorabili e vivide del cinema horror e exploitation sul soprannaturale, il sadismo e il salace. Zombi 2, L’aldilà, La città dei morti viventi, La casa del cimitero e altri film hanno lasciato un’impressione indelebile nella mente di molti giovani impressionabili. La band death metal italiana Fulci era così affascinata dal lavoro del loro connazionale che ha chiamato la band con il suo nome, e ogni album è un concept e un tributo basato su uno dei suoi film.
Per il quarto sanguinario album della band, e il primo per la 20 Buck Spin dopo una crescita costante nel panorama death metal underground negli ultimi anni, i Fulci presentano “Duck Face Killings”, un omaggio a uno dei film più depravati e denigrati di Lucio, “Lo squartatore di New York”. Nel suo libro “Beyond Terror: The Films of Lucio Fulci”, l’autore (ed ex membro dei Coil) Stephen Thrower afferma: “Lo squartatore di New York è una visione nichilista dell’inferno sulla terra. Nessuno conta. A nessuno importa […] Il film di Fulci offre una visione potente di un mondo in cui l’amore si è trasformato in veleno e morte. La vita continua, come suggerisce la colonna sonora durante i titoli di coda, con la sua inflessione da ‘un altro giorno nella Grande Mela’ e la sua anonima junk-funk: ma in un clima di zero assoluto”. Forse solo i più ardenti difensori del regista possono confessare un piacere colpevole nel film.
Musicalmente, i Fulci scatenano una raffica di riff accattivanti e raccapriccianti, martellamenti sanguinolenti, colpi mortali, pattern vocali gutturali e intonazioni basse, intro e interludi inquietanti. Il songwriting della band è consapevolmente fissato sulla creazione della musica più violenta e tagliente possibile per trasmettere la ferocia estrema dei film, immaginando una colonna sonora per il film slasher più raccapricciante e cinico mai realizzato. C’è molta carne succulenta su queste ossa, grondante di ganci e di tutti i colori dell’eccentrico cinema crudele di Lucio Fulci, mentre il killer psicotico dà la caccia alle sue vittime con spietata perversità e malata gratificazione, gracchiando inspiegabilmente con voce da anatra per tutto il tempo…
I rifiuti di un uomo sono il tesoro di un altro, e questo è il caso di un film sordido e odioso come “Lo squartatore di New York”. Descritto da Carol Tpolski del British Board of Film Classification come “semplicemente il film più dannoso che abbia mai visto in tutta la mia vita”, è stato vietato nel Regno Unito alla sua uscita nel 1982 per i successivi 20 anni. Con “Duck Face Killings”, la brutale regia di Fulci e la rappresentazione grafica del mondo violento del loro mentore risplendono come il bagliore del sangue sotto i lampioni di New York, scioccanti e selvaggi. Una testimonianza del controverso maestro in tutta la sua decadente crudeltà e degenerata gloria.























