Il concetto unisce diverse forme di turismo, dal turismo enogastronomico come l’oleoturismo (turismo legato all’olio d’oliva), a quello culturale e formativo svolto presso un’accademia, fino al turismo delle radici (“turismo di ritorno”), che implica un ritorno nei luoghi di origine familiare.
Questo percorso ipotizza un viaggio che inizia con esperienze enogastronomiche (oleoturismo), prosegue con l’approfondimento accademico e si conclude con il ricongiungimento con le proprie origini attraverso il turismo di ritorno.
L’Oleoturismo afferma Giulia Mura – pioniera in Sardegna con il suo Oleificio Pelau in Ogliastra è un tipo di turismo esperienziale legato alla scoperta e alla degustazione dell’olio d’oliva. È un’esperienza che può includere visite a uliveti, frantoi, degustazioni di oli extravergine, e la partecipazione a corsi di potatura e raccolta. Con la nascita della nostra accademia tra vigneti e uliveti ci dirigiamo verso un turismo culturale/formativo. Un turismo incentrato sull’apprendimento e l’approfondimento culturale, storico o artistico. Partecipazione a corsi, seminari, o soggiorni studio presso l’accademia che offre percorsi di formazione in varie discipline, dall’arte alla cucina, dall’archeologia al design. Il turismo di ritorno (turismo delle radici) è un turismo generato dai discendenti di migranti che viaggiano nel Paese di origine dei loro avi.
Visite a luoghi che hanno segnato la storia familiare, conoscenza delle tradizioni locali, e ricongiungimento con la propria eredità culturale e familiare. In sintesi, si tratta di un percorso che collega l’esperienza sensoriale (oleoturismo) con l’arricchimento intellettuale (accademia) e il legame con le proprie origini (turismo di ritorno), offrendo una visione completa e profonda del territorio e della propria identita’. Siamo molto soddisfatti del percorso intrapreso anni fa dice Giulia – i nostri amici viaggiatori sono diventati i nostri ambasciatori nel mondo continuano a scriverci anche nei periodi invernali ordinando i nostri prodotti da paesi come Iraq Turchia Emirati Arabi. L’oleoturismo afferma Giulia è intesa come forma di sviluppo turistico in Ogliastra : un’analisi in ottica ecosistemica. L’oleoturismo, o turismo dell’olio, si presenta ad oggi come nuova frontiera del turismo enogastronomico.
Grazie al lavoro congiunto con il Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, il Ministero della Cultura e il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Il turismo delle radici e la promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani è un valore aggiunto per aziende come la nostra che credono moltissimo in un viaggio di ritorno, un’immersione nelle storie di famiglia, un percorso alla ricerca della propria identità: per noi questo è il Turismo delle Radici.
“L’Olio e turismo: un legame da potenziare e valorizzare per diffondere la cultura della qualità del nostro territorio Ogliastra”dice Giulia. L’olio non è solo un elemento connotante un territorio, ma diviene una potenziale attrazione turistica alla luce del crescente interesse da parte della domanda.
























