Dopo aver celebrato il traguardo dei dieci anni, il Festival Premio Emilio Lussu torna a Cagliari con una nuova e densa undicesima edizione, in programma dall’11 al 16 novembre alla Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, confermandosi tra le più importanti manifestazioni letterarie del panorama sardo e nazionale.
Quest’anno l’appuntamento assume un significato particolarmente profondo: ricorrono infatti i cinquant’anni dalla scomparsa di Emilio Lussu, figura cardine della cultura democratica italiana del Novecento. Scrittore, antifascista, politico e intellettuale, Lussu continua a rappresentare un modello di impegno civile e coerenza etica, e la sua eredità sarà al centro di un ampio omaggio che attraverserà convegni, mostre e riflessioni dedicate alla sua opera e al suo pensiero.
Organizzato dall’Associazione Culturale L’Alambicco in sinergia con La Macchina Cinema, con il sostegno della Regione Sardegna, dei Comuni di Cagliari e Armungiacon il patrocinio del Senato della Repubblica e la Medaglia della Presidenza della Camera dei Deputati il festival rinnova la propria missione di promozione della lettura e della cultura civile. Diretto da Alessandro Macis, con la direzione organizzativa di Patrizia Masala, si avvale della collaborazione di università, enti, centri studi e realtà associative, intrecciando dialoghi, conferenze, concerti e premi dedicati a narrativa, saggistica e fumetto.
Tra gli ospiti di spicco figurano la traduttrice Susanna Basso, che renderà omaggio al Premio Nobel Alice Munro, gli scrittori Ezio Mauro, Pietro Grossi, Rosa Matteucci, Angelo Ferracuti, Mario Avagliano, Marco Palmieri, l’autriceSylvie Richterová, la studiosa portoghese Luisa Antunes Paolinelli, il cantautore Paolo Capodacqua, il fumettista spagnoloRubén Pellejero, insieme a numerosi accademici e giornalisti italiani e internazionali. In arrivo nel capoluogo isolano anche i giornalisti Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Valerio Vallerani (L’Indice dei libri), Francesca Borrelli (Il Manifesto), Beppe Cottafavi (Domani) e Jessica Chia (Corriere della Sera) per riflettere sul futuro del giornalismo culturale.
Il Festival Premio Emilio Lussu 2025 prosegue la propria attività culturale su un doppio binario: da una parte la continuità delle sezioni che ne costituiscono l’ossatura storica e consolidano la rete di partenariati regionali, nazionali e internazionali; dall’altra, l’apertura a nuovi linguaggi e temi di attualità, capaci di leggere e interpretare il mondo in trasformazione. Tra le novità di quest’anno spicca la sezione “Le parole per dirlo”, ispirata all’opera di Marie Cardinal, dedicata al potere del linguaggio come strumento di conoscenza, relazione e cambiamento.
IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE
Martedì 11 novembre – L’omaggio ad Alice Munro e le parole per raccontare
La undicesima edizione del Festival Premio Emilio Lussu si aprirà martedì 11 novembre alle 17 con i consuetisaluti istituzionali e degli organizzatori, nella cornice della Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita di Cagliari, dando ufficialmente avvio a una settimana di incontri, dialoghi e riflessioni sulla parola come strumento di conoscenza e libertà.
Il primo grande appuntamento, alle 17.30, sarà dedicato alle parole per tradurre: un omaggio ad Alice Munro, premio Nobel per la Letteratura, attraverso la voce di Susanna Basso, sua storica traduttrice italiana, che dialogherà con Lorella Costa. Il confronto offrirà al pubblico uno sguardo sul delicato processo di trasposizione linguistica e culturale che rende possibile il dialogo tra mondi e sensibilità diverse, nel segno della scrittura intima e universale della grande autrice canadese.
Alle 18.30 le parole per viaggiare guideranno l’incontro con Rosa Matteucci, che presenterà il suo nuovo libro Cartagloria (Adelphi, 2025), in conversazione con Chiara Tommasi. Una narrazione ironica e lucida, attraversata da inquietudini, paradossi e visioni interiori, che conferma la prosa tagliente e insieme compassionevole della scrittrice umbra.
La serata entrerà poi nel vivo del dialogo al femminile con la lectio di Luisa Antunes Paolinelli, Mulheres com palavra – Donne con parola, alle 19: un percorso che intreccia letteratura, identità e linguaggio, riflettendo sul ruolo delle donne nella costruzione di un pensiero autonomo e di una parola che si fa spazio e resistenza.
Alle 19.30, la stessa autrice presenterà il suo romanzo Piripiri e il furto all’Accademia del grande pollaio (Ticinum Editore, 2025), in dialogo con Alessandro Macis. Un racconto ironico e allegorico, dove la leggerezza del tono si unisce a una sottile riflessione sui meccanismi del potere, della creatività e dell’educazione alla libertà.
L’apertura del festival sarà così un viaggio tra le molte forme del dire e del tradurre — dalla parola che attraversa le lingue alla voce che racconta sé stessa — inaugurando un’edizione che pone al centro la forza della parola come atto di relazione, consapevolezza e memoria.
Mercoledì 12 novembre – Emilio Lussu e la scrittura della memoria
La giornata di mercoledì 12 novembre sarà dedicata interamente alla figura e all’eredità intellettuale di Emilio Lussu, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, intrecciando riflessione accademica e valorizzazione del territorio.
Si partirà alle 10 con un appuntamento speciale a cura di Trip Sardinia, che condurrà il pubblico in un tour letterario e poetico al Cimitero Monumentale di Bonaria, luogo simbolo della memoria cittadina e autentico museo a cielo aperto. Tra i viali alberati e le sculture ottocentesche, le voci di Andreina Del Raso e Maurizio Mezzorani accompagneranno i visitatori in un percorso di lettura e suggestione, in cui arte, parola e ricordo si fonderanno in un’unica narrazione collettiva. Un’esperienza che restituisce al paesaggio urbano il suo valore culturale e poetico, trasformando la visita in un atto di partecipazione alla storia viva della città. (Per informazioni e prenotazioni: 392 0508181 / 393 4417811 – anche WhatsApp – [email protected]).
Nel pomeriggio, alle 17.00, si terrà alla Sala Castello l’VIII Convegno Internazionale di Studi su Emilio Lussu, cuore scientifico del festival e momento di confronto tra studiosi italiani e stranieri, quest’anno dedicato al tema “Scrittura e narrazione in Emilio Lussu”.A introdurre e coordinare i lavori sarà Gian Giacomo Ortu, che aprirà con una relazione su Storia, memoria e scrittura negli scritti di Emilio Lussu, delineando il rapporto tra impegno politico e costruzione narrativa. Seguiranno gli interventi di Gigliola Sulis (Le parole di Emilio. Per un approccio stilistico alla scrittura di Lussu), Carlos Claveria Laguarda (Tradurre i dintorni di Lussu. Con il dovuto rispetto), Renate Lunzer (Emilio Lussu: viaggio a Vienna nel 1932), Daniele Mannu (Dalla lingua al testo: storia e analisi delle traduzioni di Lussu in spagnolo), e Alberto Cabboi (Emilio Lussu e Fernando Schiavetti).
Un pomeriggio di approfondimento che riafferma il valore universale del pensiero lussiano, tra scrittura, testimonianza e coscienza civile, restituendo la complessità di un autore che ha saputo trasformare l’esperienza della storia in un racconto etico e umano.
Giovedì 13 novembre – Scuola, fumetto e letteratura
La giornata di giovedì 13 novembre sarà dedicata all’incontro tra linguaggi e generazioni, in un dialogo continuo tra immaginazione, impegno civile e scrittura.
La mattina, dalle 9 alle 12, il festival aprirà le porte agli studenti con l’appuntamento “Ri-creando un personaggio: Corto Maltese”, una masterclass con Rubén Pellejero, il disegnatore che ha riportato in vita l’eroe romantico e libertario creato da Hugo Pratt. L’artista spagnolo accompagnerà i ragazzi in un laboratorio dedicato alla costruzione grafica e narrativa del personaggio, invitandoli a riscoprire la forza evocativa del segno e la dimensione etica del fumetto come linguaggio del racconto e della libertà.
A prendere parte all’incontro anche il Comitato Fumetto del Festival, composto da Ángel De La Calle, Bepi Vigna, Mario Greco e Sandro Dessì, che offriranno uno sguardo plurale sulla nona arte come strumento di cultura e coscienza.
Nel pomeriggio, alle 17.30, la parola tornerà alla saggistica con la presentazione del volume Spezzare l’Italia. Le Regioni come minaccia all’unità del Paese (Einaudi, 2024) di Francesco Pallante, costituzionalista e docente di diritto pubblico, in dialogo con Stefano Aru. Un incontro per riflettere sui rischi di un regionalismo diseguale e sulle fratture che attraversano oggi la democrazia italiana, tra autonomia differenziata e perdita del senso collettivo dello Stato.
Alle 18.30, spazio alla narrativa con Giallo buio (FuoriAsse edizioni, 2024) di Licia Martella, in conversazione con Caterina Arcangelo. Un romanzo che si muove tra noir e introspezione psicologica, raccontando ombre e fragilità del nostro tempo. Le letture di Andreina Del Raso accompagneranno l’autrice in un percorso sonoro e teatrale che amplifica la voce dei personaggi e i chiaroscuri della parola.
La serata si concluderà alle 19.30 con Il figlio di Forrest Gump (Mondadori, 2024) di Angelo Ferracuti, in un originale reading con accompagnamento musicale. Lo scrittore leggerà pagine scelte del suo libro, intrecciando narrazione e musica con il cantautore e chitarrista Paolo Capodacqua, che interpreterà dal vivo un repertorio costruito ad hoc. Un incontro in cui letteratura e canzone d’autore si fondono per restituire emozioni, memoria e ritmo alla parola scritta.
Una giornata che attraversa i territori dell’arte e del pensiero, tra disegno, politica e musica, riaffermando il valore della cultura come spazio di libertà, educazione e incontro.
Venerdì 14 novembre – Emigrazione, poesia e musica d’autore
La giornata di venerdì 14 novembre accompagnerà il pubblico del Festival Premio Emilio Lussu in un percorso tra memoria storica, voce poetica e canzone d’autore, in un intreccio di linguaggi che attraversano tempo, emozioni e consapevolezze.
Alle 17.30 si partirà con la presentazione del volume Italiani d’America. La grande emigrazione negli Stati Uniti (Il Mulino, 2024) di Mario Avagliano e Marco Palmieri. Sarà proprio Marco Palmieri a dialogare con Valeria Deplano e Felice Tiragallo, ripercorrendo la grande epopea migratoria che tra Ottocento e Novecento portò milioni di italiani oltreoceano. Attraverso documenti, lettere e testimonianze, il libro restituisce le storie di chi partì inseguendo un sogno di riscatto, raccontando la costruzione di identità sospese tra due mondi, tra appartenenza e distanza, tra memoria e speranza.
Alle 18.30 il festival si aprirà alla poesia con la presentazione di Fuochi segreti (Le Lettere, 2025) della scrittrice e poetessa Sylvie Richterová, in dialogo con Diego Bertelli. Nella raccolta, la parola poetica diventa rivelazione e resistenza, bagliore che illumina il mistero dell’esistenza. La lingua di Richterová, essenziale e profonda, attraversa silenzi e abissi interiori, trasformando l’esperienza personale in una meditazione universale sul tempo e sulla memoria.
A chiudere la giornata, alle 19.30, sarà la musica con Ferite & Feritoie, il concerto di e con Paolo Capodacqua, cantautore e chitarrista di rara sensibilità, capace di fondere racconto, poesia e impegno civile. Brani e parole si alterneranno in un percorso che parla di fragilità e resistenza, con Virginia Buonavolontà e Alessandro Macis a guidare il pubblico tra le suggestioni e i significati dei testi, in una serata che restituisce alla canzone la sua funzione più autentica: essere voce dell’anima e della coscienza.
Un venerdì in cui la parola si fa storia, poesia e musica, continuando il viaggio del festival tra le molte forme del racconto e della libertà espressiva.
Sabato 15 novembre – Premi, incontri e nuovi sguardi sulla parola
Sabato 15 novembre sarà la giornata più attesa dell’undicesima edizione del Festival Premio Emilio Lussu: il momento in cui la parola diventa riconoscimento, incontro, memoria e futuro. Una giornata che racchiude lo spirito più autentico della manifestazione — quello di celebrare la scrittura come strumento di libertà e di pensiero critico — nel nome di Emilio Lussu, a cinquant’anni dalla sua scomparsa.
La mattina, dalle 10 alle 12, si aprirà con il Laboratorio di scrittura creativa condotto da Guido Conti, scrittore, saggista e docente, che guiderà i partecipanti all’analisi del racconto breve di un grande autore del Novecento, svelando i meccanismi segreti della narrazione e i processi che trasformano un’idea in una storia capace di emozionare. L’incontro offrirà ai quaranta iscritti un’occasione unica per esplorare la costruzione del linguaggio narrativo, nel solco della tradizione letteraria italiana e con lo sguardo rivolto alla scrittura contemporanea. (Iscrizioni gratuite fino a esaurimento posti entro il 10 novembre, scrivendo a [email protected].)
Il pomeriggio, alle 17.30, la Sala Castello accoglierà il pubblico per la cerimonia di premiazione, cuore pulsante del festival. La giuria internazionale, presieduta da Guido Conti e composta da Raniero Speelman, Miruna Bulumete, Bruno Quaranta e Manuela Ennas, conferirà i riconoscimenti ufficiali delle sezioni Narrativa e Saggistica edita.
Il Premio Emilio Lussu Narrativa 2025 andrà a Qualcuno di noi di Pietro Grossi (Mondadori), romanzo che indaga le fragilità e i legami invisibili che uniscono gli esseri umani, con la consueta prosa limpida e profonda dell’autore fiorentino.
Per la Saggistica edita, il primo premio sarà assegnato a La mummia di Lenin di Ezio Mauro (Feltrinelli), un viaggio storico e simbolico nel cuore dell’Europa del Novecento, tra ideologie, utopie e rovine della modernità.
Una menzione speciale sarà attribuita a Istella mea di Ciriaco Offeddu (Giunti), per la capacità di intrecciare memoria e introspezione, radici e sguardo universale.
Alla presenza degli autori, le opere premiate saranno presentate e commentate dalla giuria, in un confronto che si preannuncia intenso e partecipato.
Seguiranno le altre sezioni di premiazione, che esprimono l’anima pluralista del festival: il Premio Lussu agli studenti, destinato al miglior elaborato “Emilio Lussu: storia, territorio e museo” realizzato dagli studenti del Liceo Classico “Siotto” di Cagliari, testimonia l’impegno del festival nel coinvolgere le nuove generazioni e nel trasmettere l’eredità morale e culturale del pensatore sardo.
Il Premio Lussu al Fumetto sarà assegnato al disegnatore Rubén Pellejero, per il contributo straordinario alla diffusione del linguaggio del fumetto e per la capacità di tradurre in immagini l’immaginario letterario contemporaneo, unendo eleganza, sensibilità e spirito narrativo.
Il Premio Emilio Lussu alla Carriera sarà infine conferito all’antropologo Bachisio Bandinu, figura di riferimento nel panorama culturale sardo e nazionale. Con la sua opera, Bandinu ha raccontato l’identità, la lingua e le trasformazioni della Sardegna, rendendo visibile il legame tra tradizione e modernità, tra comunità e individuo.
La giornata di sabato sarà dunque una celebrazione della scrittura in tutte le sue forme: dal laboratorio alla riflessione critica, dal racconto alla ricerca antropologica, fino al segno grafico e all’immaginario visivo. Un omaggio collettivo alla parola come atto di resistenza e di conoscenza, nel segno di Emilio Lussu e della sua lezione più viva: quella di un pensiero libero, umano e profondamente civile.
Domenica 16 novembre – Giornalismo, cultura e intelligenza artificiale
La giornata conclusiva del Festival Premio Emilio Lussu sarà un grande laboratorio di idee, dedicato al dialogo tra informazione, cultura e innovazione. Una chiusura all’insegna del pensiero critico e del confronto, che unisce la riflessione sul giornalismo culturale, l’impatto delle nuove tecnologie e la forza delle parole nella costruzione del discorso pubblico.
Alle 10 si terrà il convegno “La cultura salverà i giornali?”, in occasione dei cinquant’anni dalla nascita di Tuttolibri, storico supplemento culturale de La Stampa. L’incontro, coordinato da Alberto Sinigaglia, vedrà confrontarsi alcune tra le firme più autorevoli del panorama giornalistico italiano: Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Valerio Vallerani (L’Indice dei libri), Francesca Borrelli (Il Manifesto), Beppe Cottafavi (Domani) e Jessica Chia (Corriere della Sera).
Un dibattito aperto sul destino del giornalismo culturale nell’epoca della disinformazione digitale e della velocità, per interrogarsi sul ruolo della critica, della lentezza e della competenza come forme di resistenza e di democrazia intellettuale.
Il pomeriggio si aprirà alle 17.30 con la presentazione di Geopolitica dell’intelligenza artificiale (Feltrinelli, 2024) di Alessandro Aresu, in dialogo con Antonio Pavolini. L’autore, tra i più lucidi analisti italiani delle relazioni economiche e tecnologiche globali, offrirà una riflessione sulle sfide politiche, etiche e strategiche che accompagnano la rivoluzione dell’intelligenza artificiale e il suo impatto sulle società contemporanee.
Alle 18.30 la parola tornerà alla letteratura con la presentazione del volume Zavattini A–Z (Electa, 2025) a cura di Guido Conti, in dialogo con Bruno Quaranta. Un omaggio al genio creativo di Cesare Zavattini, padre del neorealismo e figura centrale del cinema e della cultura italiana del Novecento, raccontato attraverso lemmi, ricordi e materiali d’archivio che ne restituiscono la modernità e l’invenzione inesauribile.
La chiusura del festival, alle 19.30, sarà affidata a Fabiana Fusco con Lingua e genere (Carocci, 2024), in dialogo con Claudia Secci. Un incontro dedicato al rapporto tra linguaggio e identità, che affronta il tema cruciale della rappresentazione di genere nella lingua italiana e nei processi comunicativi contemporanei, tra teoria linguistica e istanze sociali.
Dalla prima all’ultima giornata, il Festival Premio Emilio Lussu 2025 traccerà un itinerario di pensiero che unisce memoria e futuro, impegno e creatività. La domenica si farà epilogo e rilancio: un invito a continuare a credere nella parola — scritta, detta, suonata — come forma di conoscenza e strumento di libertà.
Parallelamente agli incontri, ai convegni e alle presentazioni letterarie, il Festival Premio Emilio Lussu offrirà per l’intera settimana una serie di attività collaterali che ampliano lo sguardo della manifestazione e ne arricchiscono la dimensione partecipativa, intrecciando arte, memoria e impegno civile.
Dal 11 al 16 novembre, la Sala Castello accoglierà la mostra “Omaggio a Emilio Lussu”, ideata e curata da Stefania Costa, che celebra i cinquant’anni dalla scomparsa dello scrittore e uomo politico sardo attraverso una selezione di illustrazioni ispirate ai suoi libri. Un percorso visivo che rilegge in chiave contemporanea la parola e il pensiero di Lussu, restituendo la forza civile della sua scrittura, la lucidità del suo sguardo sul mondo e la sua eredità etica e umana. Le opere in mostra, sospese tra memoria e interpretazione, fanno dialogare il segno grafico con la parola scritta, trasformando la riflessione letteraria in esperienza estetica e collettiva.
Accanto alla mostra, per tutta la durata del festival sarà presente il bookshop curato dalla Libreria Mondadori di via Roma 63/65, punto di riferimento per il pubblico e gli appassionati. Qui sarà possibile acquistare i volumi presentati durante la rassegna, incontrare gli autori, ricevere informazioni e scoprire le nuove pubblicazioni dei protagonisti del panorama letterario nazionale.
Nello spazio del festival troverà posto anche il banco informativo dell’AIDO – Associazione Italiana per la Donazione degli Organi, che proporrà attività di sensibilizzazione e distribuzione di materiale informativo con la presenza dei volontari. Una partecipazione che rafforza la vocazione civile del festival, sottolineando il valore della solidarietà e della scelta consapevole come gesti concreti di cultura e responsabilità sociale.
Arte, parola, conoscenza e impegno si intrecceranno così anche fuori dalle sale del festival, in un dialogo continuo tra memoria e presente, tra comunità e coscienza civile — nel segno di Emilio Lussu e della sua lezione di libertà.
Tutti gli incontri si svolgeranno alla Sala Castello di Cagliari, in viale Regina Margherita 42, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Le iscrizioni al laboratorio di scrittura del 15 novembre sono gratuite, con prenotazione obbligatoria entro il 10 novembre via mail a [email protected].
Informazioni aggiornate, programma completo e materiali multimediali sono disponibili sul sito www.festivalpremioemiliolussu.org e sui canali social del festival.





















