Si rafforza l’impegno dello Ierfop per un turismo rigenerativo senza barriere.
Un modello che, oltre a mettere a proprio agio ogni turista – indipendentemente dalle sue abilità – punta a rigenerare ambienti, culture e relazioni, contribuendo al benessere condiviso.
L’ente di formazione europea, guidato da Roberto Pili, è uno dei firmatari degli accordi di cooperazione, siglati all’Ichec Business School di Bruxelles, tra micro, piccole e medie imprese turistiche, autorità pubbliche e stakeholder territoriali.
Un passo concreto verso la costruzione di ecosistemi turistici circolari, basati su co-progettazione, condivisione di conoscenze, strategie basate su studi di impronta ambientale e valorizzazione delle risorse locali.
La firma è avvenuta dopo la presentazione dei progetti europei Ecotours e Trace, il primo coordinato da Alessandro Melillo, presidente dell’impresa sociale Prism.
Hanno partecipato Italia, Grecia, Francia, Ungheria, Spagna e Cipro.
“Un momento di svolta per il settore turistico continentale”, ha detto Melillo. Ierfop, grazie alla sua esperienza formativa in campo europeo, contribuirà a formare gli operatori e ha già messo in programma una guida tematica e operativa sul turismo accessibile.
Tra gli obiettivi primari: sviluppare itinerari turistici coerenti con l’economia circolare, innovare attraverso il trasferimento di competenze, ampliare la visibilità europea dei territori coinvolti. Il network si configura come un cantiere permanente aperto a nuove adesioni. “Ierfop porterà in questa rete le sue competenze specifiche sull’inclusione delle persone con disabilità, promuovendo un turismo rigenerativo, accessibile, partecipativo e orientato alla piena cittadinanza – evidenzia Pili – la transizione ecologica del turismo non può che essere anche una transizione umana: attenta alle fragilità, capace di valorizzare ogni diversità come risorsa. Il nostro impegno sarà formare operatori che sappiano progettare esperienze realmente inclusive, accessibili e trasformative, capaci di generare benessere per le comunità locali e per ogni viaggiatore, senza lasciare indietro nessuno”.
Bachisio Zolo, direttore della formazione di Ierfop, sottolinea l’impatto pedagogico e sociale dell’iniziativa: “La forza di Ecotours sta nell’aver saputo mettere in rete soggetti molto diversi, ma con un obiettivo comune: costruire ecosistemi turistici a misura di territorio e di persona, punto di partenza per una governance comunitaria del turismo sostenibile”.






















