Continuare a rappresentare i lavoratori con impegno e determinazione, affrontare le vertenze e impegnarsi sulle nuove sfide anche legate alle nuove tecnologie. È con questi obiettivi che si è aperto il Consiglio regionale della Uilcom che si è tenuto al Caesar’s Hotel a Cagliari. Un appuntamento in vista del congresso che è servito per fare il punto del lavoro svolto dal sindacato e per rinnovare l’impegno per il futuro anche alla luce della fusione prevista a gennaio con la Uil Poste che vedrà la nascita della Uil Fpc.
Nel suo discorso il segretario generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, dopo aver salutato la segreteria confederale presente con la segretaria generale Fulvia Murru e la segretaria organizzativa Elena Carta, ha tracciato un quadro completo delle attività svolte. Il lavoro nei settori come le telecomunicazioni in aziende come Fastweb, Vodafone, Tiscali, Tim e Fibercop, nei call center, nelle televisioni come Rai e Videolina e nei giornali “la Uilcom è il primo sindacato nei due quotidiani sardi” ha ricordato Ortega parlando della crisi che ormai da anni colpisce l’editoria, passando per i lavoratori dello spettacolo in particolare del Teatro Lirico di Cagliari, o per i lavoratori delle sale cinematografiche The Space e Notorius. “Siamo una categoria che segue circa 40 aziende. Siamo e dobbiamo essere sempre vicini ai lavoratori, dobbiamo aiutarli cercare di risolvere i loro problemi e rispondere ai loro quesiti – ha evidenziato Ortega – combattere insieme al loro per ottenere condizioni di lavoro migliori”.
Un impegno che si traduce in numeri: “Nonostante molti dei settori che segue la nostra categoria siano in difficoltà, abbiamo registrato il più 7 per cento degli iscritti”, ha ricordato Ortega.
“Adesso stiamo lavorando sul processo di accorpamento con la Uil Poste che farà crescere questa categoria – ha detto il segretario generale – sono sicuro che la Uil Fpc sarà in grado di rappresentare tutti gli iscritti del nostro settore”. Hanno preso poi la parola i delegati che hanno descritto la situazione dei settori di loro competenza. A chiudere i lavori è stata la segretaria generale della Uil Sardegna, Fulvia Murru. “Il lavoro che la Uilcom porta avanti è decisivo in settori strategici come le comunicazioni, l’informazione e lo spettacolo, oggi attraversati da trasformazioni profonde legate alla digitalizzazione, alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale – ha sottolineato Murru -. Cambiano i modelli produttivi e organizzativi, ma non può essere il lavoro a pagare il prezzo dell’innovazione: diritti, contrattazione e qualità dell’occupazione devono restare il perno di ogni processo di cambiamento”.
Murru ha poi aggiunto: “Nei call center e nelle piattaforme digitali vediamo ogni giorno gli effetti di una transizione governata male – ha evidenziato -: precarietà diffusa, esternalizzazioni, delocalizzazioni e algoritmi che decidono tempi, carichi e salari. È qui che serve una responsabilità politica chiara e regole certe. Come Uil Sardegna continueremo a presidiare questi settori, a difendere l’occupazione e a rivendicare investimenti, formazione continua e tutele, perché la tecnologia deve migliorare il lavoro e i servizi, non trasformare le persone in numeri”.






















