Questa mattina gli attivisti del Presidio Permanente del Popolo Sardo, hanno fatto un’incursione di protesta durante lo svolgimento del Forum Energia organizzato da Legambiente Sardegna e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Cagliari, presso l’aula magna della stessa facoltà.
Il Forum, giunto alla sua seconda edizione, con il titolo “QUI E ORA, viaggio nella Sardegna che sceglie il futuro”, è articolato su diverse sezioni tematiche e si svolge nell’arco dell’intera giornata.
Al convegno, aperto dal rettore dell’università di Cagliari Francesco Mola e illustrato dalla presidente di Legambiente Sardegna Marta Battaglia, vi hanno partecipato numerosi esponenti del mondo accademico, scientifico, imprenditoriale, oltre a rappresentanti politici regionali come l’assessore all’industria Emanuele Cani e
l’assessore all’urbanistica Francesco Spanedda.
La giornata si presenta come una vera e propria kermesse, in pompa magna, di tutto quel variegato apparato politico, tecnico, finanziario, che sta mettendo in atto l’assalto delle energie rinnovabili in una colossale speculazione energetica ai danni della Sardegna, finanziata dalle decine di miliardi del PNRR.
Lo stesso Forum è finanziato con i fondi del PNRR.
Il blitz effettuato alle ore 10 da una dozzina di attivisti del Presidio Permanente del Popolo Sardo, al termine dell’introduzione della presidente di Legambiente Sardegna Marta Battaglia, ha colto tutti di sorpresa.
Divisi in due gruppi, uno a destra e l’altro a sinistra della presidenza, hanno aperto due striscioni che riportavano un atto di accusa contro la classe politica e gli organizzatori del convegno, sintetizzato in due frasi semplici e non interpretabili: “Stop speculazione energetica” e “Stop devastazione”.
Gli attivisti, con gli striscioni, passando davanti alla presidenza, hanno poi attraversato tutta la sala, mostrandoli al pubblico presente e lasciando interdetti i relatori che non si aspettavano questa azione di protesta così diretta.



















