L’ex governatore Christian Solinas questa mattina si è presentato n tribunale con l’accusa di corruzione e alla fine si andrà a processo, infatti il giudice Giorgio Altieri ha disposto il rinvio a giudizio per 8 dei 9 imputati, come sollecitato dal pm Giangiacomo Pilia.
A giudizio la procura dovrà provare che l’immobile di Capoterra – l’ex abbazia di proprietà – fu ceduta da Solinas all’imprenditore Roberto Zedda a un prezzo molto più alto di quello congruo – 375mila euro versati sui 550mila promessi, a fronte di un valore commerciale di 75mila per mascherare una presunta tangente.
In cambio, l’ex governatore è sospettato di essersi interessato per far ottenere al privato appalti e forniture regionali. La difesa ha prodotto due consulenze per provare che il presupposto è sbagliato, e cioè che l’ex abbazia vale davvero mezzo milione. Si vedrà al processo. A giudizio anche l’ex consigliere regionale Nanni Lancioni, presunto intermediario.
Secondo filone, sulla nomina del manager Roberto Raimondi all’agenzia Eni Cbc, in cambio di docenze agli atenei Link Campus e di Tirana, oltre a una laura honoris causa.
A processo va anche l’ex consigliere Cristian Stevelli, sempre per corruzione, Raimondi, l’allora rettore Gjata e un alto dirigente, Lovito.
Unica assoluzione per l’ex commissario zes Aldo Cadau, l’accusa di turbativa d’asta per un bando vinto dalla moglie di Raimondi, derubricata in abuso d’ufficio, che non è più reato.






















