“La componete de| collegio del Garante Nazionale aveva smentito alle agenzie di stampa il nostro grido d’allarme sui termosifoni spenti nel carcere romano. Non sappiamo da dove l’avvocato Conti abbia tratto le sue informazioni, visto che nei nostri reparti non si vede da molto tempo, ma in ogni caso la invitiamo a informarsi meglio o a constatare con noi la situazione – scrivono -.
Questa e’ la situazione dei vari bracci del Carcere: al braccio G8 fino al giorno 26 (il giorno dopo la pubblicazione del nostro grido di allarme) quasi tutti i termosifoni non funzionavano anche oggi molti continuano rimanere freddi; al braccio Gg ancora oggi non funziona nulla; al braccio G12 i termosifoni funzionano solo dal 26 novembre e solo in alcune celle; al braccio G11 solo dal 26 novembre alcune colonne di riscaldamento hanno cominciato a funzionare, altre rimangono fredde. D’altra parte anche Garante regionale dei detenuti, professor Stefano Anastasia, ha confermato quello che noi avevamo denunciato”. “Ci domandiamo quindi, l’avvocato Conti e’ garante dei detenuti o garante del governo e dell’Amministrazione Penitenziaria? A Rebibbia le persone detenute continuano a soffrire il freddo”, aggiungono Alemanno e Falbo.























