Da ieri è in corso a Napoli l’esercitazione nazionale di protezione civile “Exe Flegrei 2025”, alla quale sta partecipando anche la Regione Sardegna insieme alla Regione Sicilia in quanto regioni gemellate per l’accoglienza degli evacuati in caso di emergenza.
Exe Flegrei 2025, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, con la collaborazione dei Comuni della zona rossa dei Campi Flegrei, della Prefettura di Napoli, delle strutture operative e dei centri di competenza del Dipartimento (INGV, Centro Studi PLINIVS-LUPT e CNR-IREA), ha l’obiettivo di testare le procedure operative previste dal Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico, in particolare verifica l’area di incontro Porto di Napoli – Stazione Marittima, e, per questo, completa l’esercitazione nazionale Exe Flegrei 2024 che si era svolta in Campania nell’ ottobre scorso.
Ieri l’esercitazione si è svolta per posti di comando, con la comunicazione tra i centri di coordinamento attivati ai diversi livelli territoriali e l’attivazione virtuale del sistema di coordinamento nazionale. Nella giornata di oggi 6 novembre, è in corso la simulazione dell’allontanamento assistito da tre aree di attesa del Comune di Napoli e il trasferimento verso l’area di incontro del Porto di Napoli – Stazione Marittima, dove si testeranno i sistemi di registrazione e imbarco della popolazione verso le due Regioni gemellate.
La Regione Sardegna, come prevede il Piano nazionale di protezione civile per rischio vulcanico dei Campi Flegrei, in caso di emergenza accoglierà la popolazione del quartiere napoletano di Posillipo, per questo i funzionari della Direzione generale della Protezione civile regionale, fin da ieri stanno contribuendo alle attività di coordinamento e pianificazione logistica e partecipando alle attività di confronto e condivisione con i colleghi del Dipartimento e delle regioni coinvolte. Alle attività di oggi è presente anche il Direttore generale Mauro Merella.
Nella mattina le attività esercitative proseguiranno in Sardegna con la simulazione degli arrivi nei porti di Cagliari, Arbatax e Olbia, in modo da verificare le procedure di prima accoglienza e assistenza alla popolazione evacuata sull’isola. Per questo nei tre porti dell’isola saranno predisposte delle tendostrutture dedicate all’identificazione, al ristoro e al presidio sanitario grazie alla collaborazione della Direzione generale della Sanità e di AREUS.






















