Alla vigilia di Cagliari-Fiorentina, Mister Fabio Pisacane ha incontrato i media nella sala stampa del CRAI Sport Center di Assemini. Queste le sue dichiarazioni.
“È sempre un’emozione sedersi sulla panchina del Cagliari, chiaramente quando lo fai per la prima volta in Serie A è una nuova esperienza dopo le varie che ho fatto in questi mesi e nel corso della mia carriera. Mi auguro che tutte le partite mi possano suscitare questa gioia. Questo debutto è un qualcosa di nuovo e diverso, sto vivendo tanta emozione in questi giorni. È il bello di questo sport, si vive di emozioni e sensazioni forti. Io preferisco avere queste gioie. È palese che sono emozionato”.
“L’uscita di Piccoli non fa piacere, speravamo di tenerlo ma queste sono le dinamiche del mercato. Ho chiesto alla società tre calciatori per completare l’organico e so che si sta muovendo in questa direzione. Io però penso ad allenare la rosa che ho a disposizione perché abbiamo una partita difficile davanti, contro la Fiorentina che è una delle squadre più forti del torneo. Mi devo preoccupare di chi alleno indipendentemente da chi parte, resta o arriverà: chi c’è ora deve avere rispetto massimo e dedizione per la maglia del Cagliari e sto vedendo sin dal primo giorno lo spirito giusto. Cosa cambia con le ultime uscite? In avanti abbiamo abbondanza, in difesa meno per numero e caratteristiche, siamo in fase di completamento. Dal punto di vista tattico abbiamo sperimentato nuove posizioni, abbiamo provato Alessandro (Deiola, ndr) in difesa che non è una novità assoluta per lui visto il suo trascorso. Vedremo domani quali soluzioni adottare, partendo da quelle che sono le certezze che ci siamo costruiti nel tempo”.
“Gaetano può darci tanto a centrocampo, può legare i due reparti, può fare la mezzala per poi diventare un trequartista in fase di possesso, così come può giocare più avanti a supporto dell’attacco. È un giocatore di qualità, non è ancora al meglio e sarà mio compito metterlo nelle migliori condizioni, domani vedrete se le scelte tecniche dal 1′ e in corsa prevederanno anche lui in campo. Idrissi? È una delle frecce nel nostro arco, viene da una esperienza in Serie B che lo ha messo in luce portandolo ad avere risolto estimatori, come tutti i giovani deve essere impiegato gradualmente dando fiducia ma anche pazienza. Può essere una soluzione domani dal 1′ come a gara iniziata, sta lavorando bene come tutti e l’importante è che metta in campo ciò di cui è capace. Mazzitelli? Lo abbiamo valutato per giocare in un centrocampo a tre da vertice basso o in una mediana a due, l’anno scorso ha avuto un impiego influenzato dagli infortuni, si sta inserendo gradualmente nei nostri meccanismi e siamo felici di averlo con noi. Kilicsoy? Sono passati solo sette giorni da quello che ho detto post-Coppa Italia, sono felicissimo di come è subentrato e di come la gente l’abbia potuto apprezzare, davanti abbiamo tante soluzioni e mi fa piacere avere questo imbarazzo della scelta”.
“La Fiorentina è una squadra feroce nelle transizioni, ha avuto tanto palleggio nel precampionato ma non sempre lo ha concretizzando arrivando poi alla vittoria. Dovremo essere bravi noi a non metterli nelle condizioni di avere spazi larghi, non dare spazio ai loro attaccanti e dovremo stare attenti alle transizioni. Se noi riuscissimo a fare una partita attenta potremmo creare dei problemi alla Fiorentina. Come si ferma Kean? Può punirti anche toccando un solo pallone, sono convinto che i miei difensori sapranno agire nel modo giusto, sarà importante lavorare tutti insieme per limitare i rifornimenti ma senza dimenticare che non c’è solo lui da controllare”.
“Con Mina e Luperto si può giocare a quattro in difesa, è nelle loro caratteristiche. Quando si fanno delle scelte per coprire bene il campo, si può andare a giocare a cinque dietro. La coperta da una parte la dobbiamo tirare, giocare a quattro è sicuramente un’opzione per domani. Conosco l’ambiente e la passione dei nostri tifosi, avere un atteggiamento coraggioso con una difesa a quattro potrebbe anche andare nella direzione di farsi trascinare e allo stesso tempo infiammare il nostro stadio che sarà pieno e come sempre potrà essere un fattore”.
























