Fino al 9 dicembre 2025, il Centro comunale d’Arte e Cultura “Il Ghetto” di via Santa Croce n. 18 a Cagliari, ospita la mostra “Lia Drei e Francesco Guerrieri: punti di vista tra percezione e figura”, a cura di Maria Dolores Picciau, organizzata da Agorà Sardegna e Coopculture, in collaborazione con il Comune di Cagliari e con il contributo della Fondazione di Sardegna. L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 dicembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
La storia artistica di Lia Drei e Francesco Guerrieri si caratterizza per la ricerca continua sulla natura profonda e sulle potenzialità comunicative della pittura.
Questa mostra getta uno sguardo privilegiato sui momenti cruciali della loro carriera, dalla fondazione dello “Sperimentale P nel 1963”, fino alla riaffermazione del figurativo con l’adesione alla Metapittura negli anni Ottanta.
Il percorso espositivo si concentra in particolare sulle opere nate dalla rigorosa indagine sulla percezione visiva e sulla “Psicologia della Gestalt”. Obiettivo comune era stabilire un linguaggio intersoggettivo basato sull’efficacia fenomenologica e sull’impatto ottico-percettivo dell’opera. I due artisti, pur condividendo le premesse teoriche, sviluppano metodologie parallele: Guerrieri utilizza un modulo seriale per generare strutture combinatorie infinite (la Continuità), esplorando l’ordine rigoroso. Drei, al contrario, impiega il modulo spazio-cromatico come strumento per l’analisi della simultaneità del colore, coniugando la severità analitica con la potenza espressiva dell’emozione. L’esposizione ricostruisce anche il loro intenso rapporto con la Sardegna, evidenziando il legame con il professor Corrado Maltese docente all’Università di Cagliari (1957-1969), in un milieu culturale sardo particolarmente attento alla sperimentazione.
Lia Drei (Roma, 1922-2005) è stata un’artista, pittrice e intellettuale di spicco nel panorama italiano. Dopo una breve esperienza nella pittura informale, dal 1962 si è dedicata alla ricerca sulla Gestalt e lo Strutturalismo. Nel 1963 contribuì alla fondazione del Gruppo 63 e, subito dopo la scissione, creò il Binomio Sperimentale P con il marito Francesco Guerrieri, focalizzato sull’efficacia ottico-percettiva. La sua ricerca si è estesa negli anni ’70 a happenings e opere-ambiente, per poi aderire alla Metapittura (1982-1986). La sua opera si distingue per la fusione di rigore analitico e profonda sensibilità cromatica.
Francesco Guerrieri (Borgia, 1931 – Soverato, 2015) è stato un artista, pittore e teorico di spicco della ricerca astratto-geometrica italiana. Trasferitosi a Roma nel 1939, studiò all’Accademia e all’Académie de France, dedicandosi inizialmente alla poesia e successivamente alla pittura. Dopo un primo periodo di pittura informale fino al 1962, si è dedicato intensamente alla ricerca strutturalista e sulla Gestalt. È stato cofondatore del Gruppo 63 e successivamente del Binomio Sperimentale P con la moglie Lia Drei, concentrandosi sulle teorie percettive.
























