Cagliari e Torino le città dove le informazioni sul conflitto in Russia sono più libere e non censurate, emerge questo dal cialtronesco dossier pubblicato, diversi mesi fa, e rilanciato oggi, dal movimento “liberal guerrafondaio” di Europa Radicale.
Li stessi che promuovo sistematicamente odio antirusso e si sono resi promotori di politiche costanti di censura nei confronti della libertà d’informazione e di critica.
I liberal guerrafondai hanno scritto una lettera al Ministro Crosetto con questi toni:
“Nei prossimi giorni in Italia sono in programma altre tre proiezioni pubbliche di documentari prodotti da Russia Today (RT), emittente di Stato russa sottoposta a sanzioni europee per attività di disinformazione e propaganda.
Gli eventi si terranno a: Rovato (BS), 11 ottobre, Pesaro, 11 ottobre, Quattro Castella (RE), 13 ottobre. Abbiamo inviato segnalazione ufficiale via PEC alle autorità competenti, richiedendo il rispetto del Regolamento (UE) n. 2022/350, che vieta la diffusione dei contenuti di RT e Sputnik nei Paesi membri, in quanto strumenti di propaganda sistematica del Cremlino” affermano Laura Botti e Giulio Manfredi di Europa Radicale.
Chiara la posizione, esiste una sola verità e decidiamo noi qual è e come esprimerla pubblicamente tutte le altre voci vanno censurate.
Ma fortunatamente, sono sempre di più le persone libere che non abboccano all’unica verità democratica imposta dai guerrafondai occidentali.
Perché la libertà non è tale se non è anche un po’ scomoda e non sempre il linea con il pensiero dominante, quindi cari radicali europei rassegnatevi, a Cagliari anche in futuro tante saranno le proiezioni dei documentari di Russia Today.
Di Simone Spiga























