È chiamato oro verde prezioso per la salute e la bellezza perché ricco di vitamine e antiossidanti, alleato della buona alimentazione, fondamentale per la riuscita di un ottimo piatto, persino altamente creativo quando sprigiona tutto il suo potenziale, l’olio extravergine d’oliva è un alimento che non solo offre qualità salutistiche ma valorizza il luogo e il territorio in cui viene prodotto, diventando un formidabile volano.
Giulia Mura entrepreneur and ceo, pioniera in Sardegna nel turismo dell’olio è la figura chiave che è riuscita straordinariamente a promuovere l’oleoturismo coniugando tradizione ed innovazione creando esperienze turistiche autentiche che valorizzano il prodotto e il territorio in cui è inserito l’Ogliastra una delle 5 Blue zone del mondo.
Con l’azienda olivicola di famiglia l’Oleificio Pelau a Jerzu e l’azienda vitivinicola sempre al suo fianco offre ogni giorno esperienze immersive che vanno oltre la semplice degustazione, esperienze come la visita agli uliveti,la dimostrazione in frantoio e la partecipazione alla vendemmia e la raccolta delle olive, il suo approccio si concentra sulla creazione di un rapporto autentico con i visitatori, valorizzando la cultura dell’olio e del vino del territorio sardo, diventando in poco tempo un punto di riferimento solido per il turismo legato all’olio extravergine.”Il mio compito è quello di rendere tramite il turismo dell’olio protagonista la rinascita rurale del mio territorio, paesaggi, tradizioni, saperi sono la nostra più grande risorsa è la vera chiave di differenziazione nel mercato globale” afferma Giulia Mura, “la nostra forza non è la quantità ma la qualità plurale”.
Oggi l’Oleificio Pelau è tappa fissa per visitatori da tutto il mondo anche da paesi emergenti per il territorio Ogliastra come il Giappone, India, Malaysia e Stati Uniti “sabato abbiamo accolto un bel gruppo direttamente dalla California abbiamo insieme svolto un pranzo didattico” afferma Giulia-“Un modo concreto di vivere la Sardegna, nel rispetto del paesaggio, delle persone e della cultura dell’olio, promuovere l’oleoturismo significa custodire la biodiversità e raccontare una terra attraverso le sue radici”, conclude la Mura.


























