l movimento globale BDS sostiene ufficialmente la campagna biologica di base per boicottare Zara.
“Chiediamo alle persone di coscienza di tutto il mondo di boicottare Zara, il marchio di punta della multinazionale spagnola Inditex, per la sua profonda e crescente complicità nel regime israeliano di colonialismo, apartheid e genocidio”, spiegano gli organizzatori della campagna di boicottaggio.
“La complicità di Zara con il regime di oppressione israeliano è profonda, infatti all’inizio del 2025, nel mezzo dell’assalto genocida in corso da parte di Israele contro i palestinesi di Gaza, Zara ha aperto il suo negozio più grande di sempre vicino a Tel Aviv, un flagship store di 4.500 m² nel complesso Big Fashion Glilot, approfondendo i legami economici di Zara con l’apartheid israeliano, dove il marchio gestisce già decine di negozi”…”Nell’ottobre 2022, l’affiliato israeliano di Zara ha ospitato un evento elettorale per il ministro israeliano fascista e genocida, Itamar Ben-Gvir, che ha elogiato il marchio”…”Nel giugno 2021, l’allora capo designer di Zara ha fatto commenti razzisti contro i palestinesi online, ma l’azienda ha rilasciato solo una dichiarazione vaga senza conseguenze reali”, proseguono gli attivisti.
“Nel dicembre 2023, Zara ha pubblicato una campagna pubblicitaria intitolata “The Jacket”, raffigurante manichini avvolti in sudari bianchi accanto a statue sbriciolate. Scatenando la reazione dell’opinione pubblica, che l’ha vista come un’allusione diretta al genocidio in corso a Gaza, il marchio l’ha rimossa e ha rilasciato delle scuse senza impegno senza affrontare i suoi legami con Israele”, conclude la nota.























