“La Questura di Cagliari continua ad usare l’accusa di “terrorismo” – mossa in questo caso contro 10 delle 36 persone indagate – per criminalizzare e reprimere le lotte contro la presenza militare in Sardegna, come già in passato con la tristemente nota operazione “Lince”.Accuse di terrorismo verso chi protesta mentre i governi imperialisti, Italia in testa, commettono genocidi e crimini di guerra in tutto il mondo.
Mentre la NATO e l’Europa marciano a tappe serrate verso la guerra, i “terroristi” sarebbero coloro che si oppongono a questa vergogna.
In Sardegna come in Palestina è “terrorista” chi cerca la giustizia e la liberazione, mentre “i buoni” sono gli eserciti e le aziende di armi anche quando violano la costituzione e le leggi dello Stato.
A questo si aggiunga l’atteggiamento inaccettabile della stampa che in sprezzo a ogni considerazione deontologica pubblica nomi e cognomi delle persone indagate.
La repressione non ci deve intimidire, stringiamoci intorno alle persone indagate, continuiamo a lottare”, ad affermarlo è il 𝑪𝒐𝒎𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐 𝑺𝒂𝒓𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒓𝒊𝒆𝒕𝒂̀ 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝑷𝒂𝒍𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂 𝒆 𝒍’𝑨𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑨𝒎𝒊𝒄𝒊𝒛𝒊𝒂 𝑺𝒂𝒓𝒅𝒆𝒈𝒏𝒂 𝑷𝒂𝒍𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂.























