Un allevatore di 50 anni di Bonorva, Comune del nord Sardegna, è stato messo agli arresti domiciliari su disposizione del gip del Tribunale di Sassari Giuseppe Grotteria.
E’ accusato di essere il responsabile di almeno sette incendi dolosi appiccati tutti nel territorio di Bonorva, tre nell’estate del 2024 e quattro tra giugno e luglio di quest’anno, devastando oltre 300 ettari fra pascoli, boschi e terreni.
L’ultimo incendio lo avrebbe appiccato il 15 luglio scorso, quando 10 minuti dopo l’accensione delle fiamme in località Mula Menteda-Paule Renu, gli ispettori della Forestale lo hanno fermato nella zona con la sua auto e gli hanno trovato addosso un innesco del tutto simile a quelli rinvenuti nei giorni precedenti sul luogo di analoghi roghi.
Una sigaretta su cui era infilzato un fiammifero, avvolto con della carta usata per gli scontrini.
La Forestale sospettava di lui da tempo: lo aveva individuato attraverso le immagini di due telecamere di videosorveglianza installate lungo la strada provinciale 43, da dove partiva tutti gli incendi della zona. Puntualmente la sua auto passava nei pressi di un incendio una decina di muniti prima che si sprigionassero le fiamme. Avevano così piazzato un localizzatore satellitare sulla sua auto per controllare i sui spostamenti. L’uomo, difeso dall’avvocato, Fabrizio Manai, si dichiara estraneo ai fatti contestati.
























