L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico chiede al comune di Cagliari e al ministero della Cultura di acquisire un’area nel quartiere di Bonaria a poca distanza dalla basilica.
Obiettivo: realizzare un percorso culturale con sistemazione a verde di una zona caratterizzata da reperti archeologici anche di epoca romana.
La zona, denunciano gli ambientalisti, è in stato di abbandono.
Il destino dell’area sembrava segnato: era stato avviato un progetto per la realizzazione di un palazzo di quattro piani e un piano interrato per parcheggi e cantine nell’area di 605 metri quadri fra Via Milano e Via Taranto. I lavori fecero venire alla luce resti di rilevante valore archeologico, testimonianza dell’insediamento catalano-aragonese di Bon Ayre, realizzato per volontà del re Alfonso IV d’Aragona sul Colle e nella sottostante marina (oggi interrata e chiamata Su Siccu) a partire dal 1323 durante le lunghe operazioni di conquista di Cagliari, allora Comune di influenza pisana. Molto probabilmente erano presenti precedenti ruderi di edifici di epoca romana.
L’area è stata, quindi, tutelata con dichiarazione del particolare interesse archeologico. Ora la richiesta del Grig.
“Sarebbe un investimento di contenuto importo finanziario, ma di grande rilevanza storico-culturale e turistica”.
























