I medici e gli infermieri dell’ospedale Marino di Alghero lanciano l’allarme: “il passaggio della struttura dall’Aou di Sassari alla Asl 1 potrebbe portare alla chiusura dell’attività operatoria”.
Una preoccupazione espressa nel corso dell’assemblea sindacale tenuta dalle sigle Cimo-Fesmed, Fassid, Aaroi-Emac, Nursind e Uil, durante la quale si è discusso degli effetti del passaggio di azienda stabilito qualche settimana fa dal Consiglio regionale.
“Non riusciamo ad abituarci a questi trasferimenti, in cui gli unici a rimetterci possono essere i lavoratori e i pazienti”, spiegano i delegati sindacali.
“Dal primo gennaio 2026 si dovrà riorganizzare un’altra volta tutto, anziché sanare le criticità preesistenti come sicurezza e carenza del personale.
Mentre la ristrutturazione delle sale operatorie non è ancora stata conclusa (ne risulta funzionante solo una su tre) e molti servizi essenziali sono precari, non sappiamo cosa ne sarà di Ortopedia, Riabilitazione, Endocrinologia. Pretendiamo risposte immediate”, continuano i sindacalisti.
Per medici e infermieri il rischio è che la mancanza di anestesisti e personale infermieristico possa portare all’interruzione di servizi essenziali “come gli interventi ortopedici e la scomparsa della endocrinologia”, paventano.
Per affrontare queste e altre criticità del Marino i sindacati chiedono “un incontro ai neo commissari e alla parte politica, sperando di avere risposte concrete e di aprire il dialogo a tutela dei nostri colleghi”.
























