L’associazione Kairòs e il Coordinamento Modenese contro la guerra hanno lanciato una nuova campagna di affissioni, dopo quelle realizzate l’anno scorso.
“Questa campagna è la continuazione delle iniziative fatte nelle piazze modenesi nei mesi scorsi, organizzate in contemporanea con tante città italiane
I vertici della Unione Europea hanno deciso un piano di riarmo straordinario, per l’astronomico importo di 800 miliardi di Euro, piano motivato dalla supposta volontà della Russia di invadere i territori europei, una volta terminata la guerra in Ucraina. Questa palese ed antistorica forzatura ha beneficiato del supporto di molti governi europei, tra cui quello italiano che è uno dei più attivi nella propaganda russofoba che si alimenta del contributo di autorevoli (si fa per dire) esponenti dell’opposizione che passano buona parte del loro tempo nel tentativo di impedire che le voci dissenzienti possano smentire la propaganda di guerra del mainstream occidentale.
I manifesti hanno il semplice scopo di porre all’attenzione dei cittadini l’assurdità della motivazione invocata per giustificare il riarmo: l’intenzione della Russia di invadere l’Europa”, affermano gli organizzatori.
“Si tratta di una affermazione senza nessuna giustificazione storica, economica e geopolitica, basta guardare come si sono spostati i confini della Nato dagli anni 90 in poi, quello spostamento verso Est che è proprio uno dei fattori scatenanti del conflitto in Ucraina.
Uno dei tre manifesti vuole sottolineare nuovamente il dissenso verso le frasi del Presidente Mattarella che qualche mese fa paragonò la Russia al Terzo Reich, una inaccettabile ed offensiva forzatura nei riguardi di una nazione che nella seconda guerra mondiale ha pagato un prezzo altissimo, con 26 milioni di morti ed un territorio terribilmente devastato.
La Pace passa prima di tutto dal ristabilimento della Verità, così come dimostra anche l’olocausto di Gaza e la tardiva presa di coscienza collettiva, a partire proprio dalle istituzioni italiane.
A questo proposito possiamo già annunciare che la prossima campagna di affissioni avrà come oggetto il genocidio del popolo palestinese da parte di Israele, una vergogna che peserà per sempre su tutti coloro che si sono girati dall’altra parte”, concludono i promotori dell’iniziativa.
Il fatto è stato condannato dal sindaco di Modena Massimo Mezzetti.
“Questi personaggi e i loro epigoni locali – dice – costituiti dalle associazioni che fanno richiesta devono sapere che il sindaco del Comune di Modena non assiste inerte a queste iniziative e sta valutando come procedere. Il Capo dello Stato non può essere oggetto di negazionismi che nulla hanno a che fare con la manifestazione del libero pensiero. Ancora una volta, come nel caso delle affissioni estive, siamo di fronte a una truffa intentata ai danni dell’opinione pubblica ed è importante che i cittadini lo sappiano”.
Subito è arrivata la replica dell’associazione Kairòs e il Coordinamento Modenese contro la guerra che affermano:
“Prendiamo atto della veemente reazione del sindaco Mezzetti e di altri esponenti del Partito Democratico ai manifesti affissi nella giornata di oggi e cogliamo l’occasione per formulare una semplice domanda: é d’accordo il sindaco Mezzetti con le parole del Presidente della Repubblica che qualche mese fa aveva equiparato la Russia al Terzo Reich?
Noi non siamo d’accordo, come tanti altri italiani che lo hanno dimostrato firmando petizioni e scendendo in piazza in tante città italiane, il nostro disaccordo viene dalla Storia del secolo scorso e dai 26 milioni di caduti che l’Unione Sovietica ha avuto proprio nella guerra contro il Terzo Reich.
Questi manifesti sono la libera espressione di un disaccordo politico che ribadiamo senza nessuna paura, sempre in attesa di una parola chiara anche del nostro sindaco, a questa domanda semplice ma molto importante”, concludono le associazioni.























