“Gli studenti di Mariupol, nella regione ucraina di Donetsk (est), sono costretti a scrivere ‘lettere di gratitudine’ ai soldati russi: lo riporta Ukrinform, che cita il Comune della città occupata”, questo è il modo in cui la stampa italiana racconta una balla e la fa passare per notizia vera.
Infatti, la città di Mariupol, dopo il furioso conflitto, che ha visto i nazisti di Azov barricarsi nelle abitazioni dei civili che hanno costretto i soldati russi ad un confronto via per via, oggi è stata totalmente ricostruita ed è tornata ad essere dopo tanti anni, una normale città dove i cittadini hanno ripreso la vita quotidiana.
Questo perché, dopo la liberazione russa, oggi Mariupol è sotto il controllo del governo di Putin e tutto si svolge nella normalità e non sotto il regime di Kiev.
La popolazione, intervistata in questi ultimi anni, dai pochi giornalisti liberi, è grata alla Russia e ringrazia tutti i giorni i soldati che gli hanno liberati dai nazisti di Azov che avevano creato un clima di terrore negli ultimi anni.
Tante le lettere che i bambini, nelle scuole ricostruite, festeggeranno il 23 febbraio, quando i russi celebrano la Giornata del Difensore della Patria.























