Oggi, un neonato di 29 giorni è morto all’ospedale Nasser dopo 2 ore dal suo ricovero nel reparto pediatrico, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF). Nonostante i tentativi di assisterlo, non è stato possibile salvarlo. Secondo il ministero della salute, è morto per ipotermia. Lo riporta in un comunicato stampa Medici senza Frontiere. “I bambini stanno perdendo la vita perché non dispongono dei beni di prima necessità per sopravvivere. I neonati arrivano in ospedale infreddoliti, con segni vitali al limite della morte: anche i nostri migliori sforzi non sono sufficienti. Dicono che la guerra è finita, ma le persone devono ancora lottare per la propria vita”, afferma Bilal Abu Saada, supervisore del team infermieristico di MSF in azione all’ospedale Nasser.
Il rigido clima invernale, combinato con le già disastrose condizioni di vita, sta aumentando i rischi per la salute delle persone e i team di MSF registrano costantemente alti tassi di infezioni respiratorie, un fenomeno che è destinato ad aumentare con le basse temperature ed è particolarmente pericoloso per i bambini di età inferiore ai 5 anni. Mentre Gaza è colpita da forti piogge e tempeste, centinaia di migliaia di palestinesi continuano a lottare in tende improvvisate allagate e distrutte. MSF chiede alle autorità israeliane di consentire urgentemente un massiccio aumento degli aiuti nella Striscia.
























