Sono venti i palestinesi uccisi e decine quelli feriti, nell’incidente avvenuto ieri al centro della Striscia di Gaza, dove un camion che trasportava aiuti si è ribaltato schiacciando alcune delle perone persone presenti. Secondo fonti locali, citate da Wafa, l’incidente sarebbe avvenuto mentre numerosi civili si stavano radunando per ottenere aiuti umanitari. A quanto pare, il mezzo si sarebbe ribaltato per colpa delle forze di occupazione israeliane che lo avrebbero costretto a passare attraverso una strada non sicura. Questo ennesimo incidente fa salire a 1.568 le persone morte in cerca di aiuti e a 11.230 quelle ferite.
Attraverso una nota, il governo di Gaza ha spiegato che il camion “che trasportava cibo si è ribaltato dopo che le forze di occupazione lo hanno costretto a percorrere strade pericolose, precedentemente bombardate e non adatte al transito. Questo rivela i deliberati tentativi dell’occupazione di costringere i civili al pericolo e alla morte come parte della sua ‘ingegneria del caos e della fame’. Condanniamo con la massima fermezza questa deliberata politica criminale praticata dalle forze di occupazione, che costituisce un vero e proprio crimine di genocidio ai sensi del diritto internazionale umanitario”, si legge nella dichiarazione.
Intanto, da questa mattina, sono già 18 le vittime tra i civili palestinesi. A Gaza City, l’Idf ha colpito anche una clinica gestita dalla Nazioni Unite. La struttura, come riporta Al Jazeera, è stata colpita più volte da ottobre 2023. Prima del raid, l’esercito ha diramato avvisi di evacuazione per la clinica, che negli ultimi mesi si è trasformata in un centro di evacuazione e sfollamento per le famiglie. Per l’emittente “Israele sta lavorando per ridurre i cosiddetti spazi sicuri per le famiglie palestinesi, che sono state ammassate nell’estremità occidentale di Gaza City, molto vicino alla spiaggia, mentre l’intera Striscia di Gaza è ancora teatro di una campagna militare incessante”, scrive l’agenzia Dire all’indirizzo www.dire.it.





















