In una serata d’autunno carica di impegno civile, la sala polifunzionale di Villa Clara, nel Parco di Monte Claro, ha ospitato la presentazione del libro Traditi: le mie verità sui misteri di Palermo e sulla magistratura (Piemme) di Antonio Ingroia, ex magistrato del Pool Antimafia di Palermo e allievo diretto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Corus Cagliari grazie all’impegno di Simone Marrocu e Gianfranco Piscitelli ha registrato il tutto esaurito.
Marroccu, presidente di Corus , ha aperto la serata ricordando l’importanza di portare anche nell’isola voci autorevoli che tengano viva la memoria delle stragi del ’92 e delle battaglie antimafia. Gianfranco Piscitelli, avvocato penalista e co-organizzatore, ha sottolineato come la Sardegna, pur con le sue specificità, condivida con la Sicilia la necessità di vigilare contro ogni forma di infiltrazione criminale e di “malagiustizia”. A moderare l’evento è stata la giornalista Jessica Spelli, che ha guidato il dialogo con precisione e sensibilità, consentendo a Ingroia di ripercorrere le tappe più drammatiche e controverse della sua carriera: dagli anni accanto a Falcone e Borsellino ai depistaggi sulle stragi, dai tradimenti politici a quelli interni alla magistratura, fino alle riflessioni amare sulla giustizia italiana di oggi.
Il libro, scritto in forma di lungo dialogo con Massimo Giletti, è stato definito dall’autore “un atto di verità dovuto a chi non c’è più e a chi ancora crede che lo Stato possa essere diverso”. Ingroia non ha risparmiato critiche dure: alla politica che ha abbandonato la lotta alla mafia, alle correnti della magistratura che hanno ostacolato le inchieste, alla “trattativa Stato-mafia” e ai troppi misteri rimasti senza risposta. La scelta di Villa Clara, immersa nel verde del parco di Monte Claro, ha conferito all’evento un’atmosfera raccolta e al tempo stesso solenne, quasi a voler proteggere il ricordo di chi ha pagato con la vita la lotta per la legalità.
Al termine, lunga coda per le dediche e le foto con l’autore. Simone Marroccu e Gianfranco Piscitelli hanno già annunciato che questo è solo il primo di una serie di appuntamenti. Un segnale forte: a Cagliari, come a Palermo, la voce di chi non si arrende continua a trovare ascolto.
Di Roberto Figus






















