Arriva finalmente a Cagliari, giovedì 25 maggio, Chemical Bros, il docufilm di Massimiliano Mazzotta, sui gravi danni provocati dalla filiera del fluoro alla salute e all’ambiente in Sardegna, da Silius, ad Assemini, passando per Santa Gilla, come in Veneto e in Gran Bretagna.
Il docufilm, “Premio Ambiente e società” al 25° Festival Cinemambiente di Torino 2022 e miglior documentario al Rajasthan International Film Festival 2023, è coprodotto da Medicina Democratica e Life After Oil Associazione Culturale, con il sostegno della Fondazione Film Commission Sardegna: sono previste tre proiezioni con ingresso gratuito, giovedì 25 maggio al Teatro Massimo, Sala M2, alle ore 10.00 per le scuole, alle ore 18.00 e alle 21.00 per il pubblico.
A tutte e tre le proiezioni sarà presente Massimiliano Mazzotta: alla proiezione delle ore 10.00, per le scuole, inoltre, parteciperanno circa 200 studenti, rappresentanti di diverse scuole superiori della Sardegna, per presentare lavori di Educazione ambientale sugli argomenti. Chemical Bros arriva in sala a Cagliari proprio nel momento in cui si riaccendono i riflettori sulla vicenda della Fluorsid S.P.A, dove i vertici sono stati condannati con patteggiamento nel 2019 a effettuare le bonifiche, per 22 milioni di euro, dei siti inquinati dalla propria attività nell’area industriale di Cagliari – Macchiareddu e nella zona umida di Santa Gilla, sito di importanza internazionale.
Il Corpo Forestale e di vigilanza ambientale di Cagliari ha infatti informato nei giorni scorsi il Ministero dell’Ambiente e i comuni interessati, Assemini, Uta, Monastir e città metropolitana di Cagliari, del mancato avvio della bonifica a tre anni dalla sentenza del Tribunale di Cagliari. Il docufilm Chemical Bros, aiuta a inquadrare meglio il problema.
L’iniziativa è promossa da Medicina Democratica con la collaborazione di FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Sardegna e Italia, Società Umanitaria-Cineteca sarda, A.N.P.I., A.I.E.A (Associazione Italiana Esposti Amianto), I.S.D.E. (Medici per l’Ambiente). “IL docufilm è la drammatica rappresentazione, attraverso immagini e testimonianze, del percorso della fluorite dall’estrazione fino ai polimeri fluorurati e ai PFAS per svelare quanti rischi porta nella nostra vita”, ha detto Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica. “Vi sono anche impatti diretti che accomunano la zona di Assemini e arrivano fino a Vicenza e anche località in Gran Bretagna- ha sottolineato Francesco Carta, medico ed esponente di Medicina Democratica – per questo si da voce ai lavoratori e alle popolazione esposte, che hanno approfondito le conoscenze scientifiche, le sofferenze individuali e collettive a partire dagli effetti sul sistema endocrino umano”.
“Informare è già prevenire, è uno slogan attuale delle lotte operaie e ambientaliste degli anni’70, espressione di quella scienza popolare che cerca alternative alle nocività – ha proseguito Marco Caldiroli – un film come questo può spostare quel sassolino che, rotolando tra altre pietre, può produrre una valanga che travolge i muri di silenzio, la negazione dell’evidenza e la compressione della voce di chi vive sulla sua pelle direttamente ed immediatamente gli “effetti collaterali” di produzioni nocive”.