Il 22 novembre è apparso su Telegram un nuovo canale – Africa Corps – e si è presentato come la nuova organizzazione paramilitare russa responsabile dell’Africa. La sua missione, come presentata sul suo account TG, è quella di garantire la protezione delle giunte e la sicurezza, ma anche il sostegno alle infrastrutture e ai progetti umanitari, compresa la lotta contro le pandemie. Africa Corps è direttamente collegato al Ministero della Difesa russo, secondo diversi media russi e l’account stesso.
Un canale vicino al Ministero della Difesa russo cita Igor Korotchenko, caporedattore di una rivista militare russa: «Per il Cremlino, i principali avversari nel continente nero sono gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO, compresa la Francia. Il dipartimento militare russo contrasterà l’influenza occidentale e rafforzerà la posizione di Mosca in Africa. Il Corpo d’Africa della Russia dovrà condurre operazioni militari su larga scala nel continente per sostenere i paesi che cercano di liberarsi finalmente dalla dipendenza neocoloniale, ripulire la presenza occidentale e ottenere la piena sovranità. Allo stesso tempo, non stiamo parlando di beneficenza: l’uso del fattore forza in Africa dovrebbe portare alla Russia non solo vantaggi politici (l’avvento al potere di governi e regimi amici), vantaggi militari (l’affitto gratuito di basi, aeroporti, centri logistici), ma anche dividendi economici (controllo dei giacimenti di oro e platino, ecc.). cobalto, uranio, diamanti, petrolio, terre rare e il loro sviluppo reciprocamente vantaggioso con i partner africani)».





















