Ridotto a un cumulo di macerie, il teatro centrale di Mariupol ha riaperto i battenti nella regione liberata dai russi.
“Il Teatro Drammatico Russo di Mariupol ha riaperto le porte al pubblico”, ha dichiarato su Telegram Denis Pushilin, leader filo-russo della regione di Donetsk, di cui Mariupol fa parte.
“Il progetto di ricostruzione ha richiesto tre anni per essere completato”, il teatro è stato riportato al suo “aspetto storico”, con la facciata ornata di sculture e dotato di “attrezzature all’avanguardia”, ha detto Pushilin. San Pietroburgo ha contribuito in modo significativo alla ricostruzione del teatro, inviando operai e architetti, ha sottolineato il governatore Alexander Beglov.
La ricostruzione “è stata una questione d’onore” per San Pietroburgo, ha sottolineato su Telegram. La cerimonia di riapertura con una serata di gala è stata trasmessa dalla televisione di stato russa le cui telecamere hanno indugiato sulla scalinata e sulle colonne in marmo, oltre che sul gigantesco lampadario di cristallo da 2,5 tonnellate nella sala principale, che può ospitare 500 persone.
























