“Come sosteniamo da parecchi anni, l’etno nazionalismo ucraino ha rappresentato e rappresenta un grande problema per i tentativi di fare rientrare il conflitto in Ucraina all’interno di una ampia trattativa tra le parti, unica via per fermare il massacro; allo stesso modo, i gruppi radicali ucraini potrebbero costituire un reale pericolo anche per l’Italia, una volta cessata la guerra perchè molti degli adepti di questi movimenti dovranno espatriare e di riverseranno nelle nazioni europee, dove hanno appoggi e coperture da parte di ben note forze politiche che vanno da Azione a Casa Pound.
A Napoli abbiamo avuto solo un assaggio di come potrebbero operare questi gruppi che sono gia ben rappresentati in diverse comunità ucraine residenti in Italia, quella di Napoli ha dato un supporto importante all’azione di disturbo dei soliti partiti liberal-progressisti che hanno cercato di interrompere con provocazioni varie la conferenza sulla libertà di espressione che vedeva impegnati, tra gli altri, Angelo d’Orsi e Alessandro Di Battista.
Ricordiamo che anche esponenti importanti del Pd, come Pina Picierno sono impegnati nell’opera di ostacolo e di censura verso tutte quelle occasioni dove si cerca di presentare una prospettiva diversa sulle questioni della guerra e del riarmo europeo.
Il 2026 vedrà probabilmente un salto di qualità di queste azioni con obiettivi censori, chi ha intenzione di non chinare la testa deve organizzarsi in maniera piu capillare ed organizzata, tenendo i nemici a debita distanza. E soprattutto facendo bene attenzione a selezionare “gli amici””, afferma l’Associazione Terra dei Padri, Movimento Eurasiatista.

















