Sardegna terra di Festival, biblioteche, promozione della lettura e di cittadini che amano andare a visitare i musei. Il recente rapporto Federculture restituisce infatti la fotografia di un’isola molto dedita agli aspetti culturali: dai festival, ai musei, alle biblioteche, passando per la promozione della lettura e tutte le attività ricreative che hanno a che fare con l’arte e la cultura nella maniera più ampia.
Per citare alcuni dati e fare alcuni esempi concreti la Sardegna, con i suoi 187 festival, si colloca tra le prime 6 regioni italiane, preceduta solo da regioni del resto d’Italia come Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Toscana e Piemonte. L’isola si colloca inoltre al 4’ posto anche per la spesa pro-capite dei Comuni per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. E i sardi non sfigurano neanche nella classifica della spesa media mensile familiare per le attività ricreative: i dati parlano di una media di spesa che si attesta 3,6% mentre il dato medio nazionale è del 3,8%.
Un dato che ci porta altissimi in classifica, 5’ posto nazionale, sono le biblioteche: il rapporto Federculture colloca la Sardegna tra le regioni con il maggior numero di biblioteche: 366 pubbliche e 20 private. I presidi sono inoltre particolarmente attivi nella realizzazione di attività di promozione della lettura. Le biblioteche impegnate in questo tipo di attività sono infatti l’86,5%, quindi la Sardegna è ben al di sopra della media nazionale che si attesta solo al 70,4%.
Le stesse biblioteche sono molto attive nell’organizzazione di attività collaterali come mostre temporanee, convegni seminari: 46,1% contro la media nazionale del 37,3%.
Quanto ai musei, nel 2024 sono cresciuti del 10% rispetto all’anno precedente le presenze e i visitatori dei siti culturali statali: la Sardegna fa registrare il terzo valore più alto tra le regioni italiane. Mentre per quanto riguarda i musei autonomi l’incremento di visitatori rispetto al 2023 è stato del 7,4%.
“Sono dati che accogliamo con piacere e anche con un pizzico di orgoglio – dichiara l’assessora della Cultura Ilaria Portas – i sardi rispondono bene alle politiche che abbiamo introdotto. I numeri infatti restituiscono davvero il lavoro fatto in questi anni con una fotografia positiva dell’isola che si misura con regioni che hanno altre dimensioni, altre risorse e in generale possibilità diverse: pensiamo solo agli spostamenti e ai contatti che per noi isolani sono più limitati e difficoltosi. I numeri ci stanno dando ragione – prosegue l’assessora Portas –: abbiamo dimostrato che investire in Cultura ha ancora un senso. Sono molto soddisfatta del dato dei festival e delle biblioteche, che sono dei veri e propri presidi culturali soprattutto nei centri più piccoli. La strada è quella giusta: noi proseguiamo in questa direzione perché la Cultura faccia sempre più parte del quotidiano dei sardi”.




















