È il settore che garantisce oltre il 60% dell’occupazione in Sardegna, ma anche quello più esposto a precarietà, bassi salari e dumping contrattuale. In questo scenario complesso, la UILTuCS Sardegna riunisce lunedì 15 dicembre a Sestu, nella sede di Catering Più, Strada Provinciale 8, alle 9.30, il Consiglio Generale regionale, massimo organismo dirigente della categoria, che convocherà ufficialmente il XIII Congresso Regionale, in programma il 5 e 6 marzo 2026 a Cagliari.
“Il terziario è la spina dorsale dell’economia sarda, ma oggi è anche il settore dove si concentra il lavoro povero – dichiara Cristiano Ardau, segretario generale della UILTuCS Sardegna –. Contratti a termine, part-time involontario e contratti pirata stanno erodendo diritti e salari, soprattutto nel commercio, nel turismo, nella vigilanza privata, nei servizi e nelle farmacie. Senza una svolta sulla contrattazione e sulla rappresentanza, il rischio è quello di una desertificazione del lavoro di qualità”.
Secondo i dati ISTAT e INPS, il terziario continua a raccogliere la quota più alta delle nuove assunzioni nell’Isola, ma oltre un rapporto su due è a tempo determinato e cresce il fenomeno del part-time non scelto, con una diffusione sempre più ampia di situazioni di lavoro povero anche tra chi è formalmente occupato.
Particolarmente allarmante, per la UILTuCS, è il ricorso ai cosiddetti “contratti pirata”, accordi sottoscritti da soggetti privi di reale rappresentatività che consentono alle imprese di abbattere il costo del lavoro aggirando i Contratti Collettivi Nazionali maggiormente rappresentativi.
“È una vera e propria concorrenza sleale sul lavoro – prosegue Ardau –. Servono controlli più incisivi e un intervento normativo chiaro, in linea con le indicazioni del CNEL, per fermare chi fa profitti sulla pelle dei lavoratori”.
Al centro del confronto del Consiglio Generale anche le trasformazioni legate alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, temi già affrontati nel forum “Mondo Digitale Terzo Millennio” promosso dalla UILTuCS: dall’automazione dei processi alla gestione algoritmica delle prestazioni, fino ai rischi di controllo digitale, disintermediazione e perdita di professionalità.
“L’innovazione non può diventare un nuovo strumento di sfruttamento – sottolinea Ardau –. Va governata attraverso la contrattazione, mettendo al centro la persona, le competenze e la qualità del lavoro”.
Nel corso dell’ultimo anno la UILTuCS Sardegna ha inoltre promosso e sostenuto numerose vertenze territoriali e regionali nei settori della vigilanza privata, della grande distribuzione, del turismo, delle farmacie e dei servizi in appalto, rafforzando la propria presenza nei luoghi di lavoro. Un impegno che ha portato a una crescita della iscritti del 30% negli ultimi quattro anni.
Il XIII Congresso Regionale, che vedrà la partecipazione di oltre 130 delegati, rappresenterà dunque “un passaggio decisivo – conclude Ardau – per ridare centralità al lavoro nel terziario, costruire nuove tutele e rafforzare il ruolo del sindacato in una fase di profondi cambiamenti economici, sociali e tecnologici”.
Ai lavori del Consiglio parteciperà la Segretaria Generale della Uil Sardegna Fulvia Murru e tutta la Segreteria Confederale.
























