Il Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute di Sarroch – APS rende pubblici i contenuti di diversi documenti ufficiali ottenuti tramite accesso civico e accesso alle informazioni ambientali, relativi agli eventi del 6 e 7 ottobre 2025, quando sono avvenute delle fuoriuscite di fumi dalle torce della Saras e anche relative al 9 ottobre 2025, quando è avvenuto l’incendio nell’impianto U400 della raffineria.
“Dai documenti protocollati dal Comune emergono elementi di gravità istituzionale, che sollevano interrogativi sulla trasparenza, sulla tutela della salute pubblica e sul ruolo dell’Amministrazione comunale durante un’emergenza industriale”, afferma il Comitato.
L’assessore all’Ambiente comunica ad ARPAS che «la centralina non ha registrato dati nelle ultime 24 ore».
“Nel momento in cui i cittadini segnalavano odori e torce visibili in paese, non esistevano dati ambientali disponibili. Dagli atti non risulta alcuna comunicazione alla popolazione su tale criticità”, denuncia il Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute di Sarroch.
“In un documento con protocollo n. 16531 del 09 ottobre 2025 l’assessore chiede alla società Saras di “predisporre un testo da pubblicare sui canali istituzionali del Comune”. Non è l’Ente pubblico a comunicare ai cittadini.
È l’azienda coinvolta nell’incidente a scrivere il messaggio da diffondere sui canali pubblici”, incalza il Comitato che specifica: “Il D.Lgs. 105/2015 – Direttiva Seveso III stabilisce invece che l’informazione alla popolazione spetta all’Autorità pubblica, non al soggetto controllato”.
“Il Comune non ha i dati della propria centrali, infatti in un documento protocollato al n. 16532 del 09 ottobre 2025, l’assessore chiede alla ditta Project Automation i dati della centralina comunale. La centrale è del Comune, ma il Comune non dispone dei dati e deve chiederli a un appaltatore esterno. Questo solleva interrogativi sul controllo effettivo della qualità dell’aria”, incalza il Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute di Sarroch.
Per finire il Comitato denuncia che ai cittadini è stata comunicata una valutazione e non sono stati pubblicati i dati, infatti nel documento n: 16536 e 16594 sempre del 9 ottobre 2025 si trova scritto: “Non risultano superamenti dei limiti di legge.”, ma non vengono forniti:
- i valori numerici,
- il dataset delle centraline,
- le serie orarie degli inquinanti.
Il Comitato denuncia: “Alla nostra richiesta di accesso ambientale i documenti vengono consegnati con parti oscurate. Questo è in contrasto con il D.Lgs. 195/2005 (informazione ambientale), che impone di fornire i dati integralmente e senza oscuramenti, specie quando riguardano emissioni in atmosfera”…”Abbiamo chiesto dati ambientali e di conoscere la gestione delle emergenze, non rassicurazioni. La salute pubblica non può dipendere dalle comunicazioni preparate da una raffineria”, prosegue il Comitato che conclude affermando: “La Direttiva Seveso e la legge impongono trasparenza totale. Noi continueremo a pretendere i dati integrali.”.























