Mercoledì 5 novembre, alle 21, alle Saline, per la Stagione del Teatro Contemporaneo, sul palco la compagnia spagnola Tranvía Teatro con l’opera di Abel Neves “Llueve y hace sol en París” (Piove e c’è il sole a Parigi). La regia è di Cristina Yáñez. Lo spettacolo sarà in spagnolo con sottotitoli in italiano e andrà in scena anche giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 novembre, sempre alle 21. Calamitante, intenso e di forte impatto, l’opera condensa attualità, dolore, sopravvivenza e la ricerca dell’equilibrio delle interpreti nella capitale francese.
Due donne, la vita, la perdita delle persone care. “Piove e c’è il sole a Parigi” affronta compassione e incomprensione di due donne nel tentativo di capire come sopravvivere e trovare l’equilibrio sul filo della vita. A Parigi Sofia riceve la visita di Fatima. Entrambe condividono un tragico evento: la figlia di Sofia è vittima di un attentato terroristico compiuto dal figlio di Fatima. Entrambi sono morti. Decine di persone sono morte con loro. Piove e c’è il sole a Parigi ci rimanda alla nostra piú grande preoccupazione: la limitatezza, la perdita di una figlia. Un attentato compiuto da chi professa un ideale, come quello del martirio e che lo condurrà alla conseguenza piú estrema: suicidarsi uccidendo gli altri.Piove e c’è il sole a Parigi ci parla della compassione di due donne e dell’incomprensione, del tentativo di capire per sopravvivere e trovare l’equilibrio sul filo della vita. Una scenografia che evoca uno spazio all’aperto, una casa che la natura invade di speranza in un incontro potente, una conversazione tra due madri dal cuore spezzato.“I personaggi, sognatori di universi, vivono spesso sul filo del rasoio, divisi tra forza e fragilità, assumendo una doppia esistenza drammaturgica. Se sembrano avere i piedi ben piantati per terra, i loro pensieri si proiettano in spazi più aperti, più disponibili, alla ricerca dell’armonia e dell’assoluto.”
Il cast. “Piove e c’è il sole a Parigi” è di Abel Neves, con traduzione di Lourdes Eced e regia di Cristina Yáñez. L’opera vede sul palco Silvia Espigado e Inmaculada Oliver. Scenografia: Silvia de Marta. Disegno luci: Javier Anós/Pablo Hernández Costumi: Arantxa Ezquerro. Spazio sonoro e musiche: Miguel Ángel Remiro. Assistente alla regia e responsabile di produzione: Fernando Vallejo. Foto: José Barrena.
Stagione del Teatro Contemporaneo 2025. La stagione prosegue il 19, 20, 21 e 22 novembre con la compagnia bolognese Teatro Scientifico con “Tace Il Labbro – Happy Days”, progetto e regia di Isabella Caserta. Lo spettacolo è accessibile anche alle persone sorde. Sardegna Teatro, dal 26 al 29 novembre, porta in scena “Anche in casa si possono provare emozioni forti” di Caterina Filograno. L’anno in corso si chiude dal 3 al 6 dicembre con il Teatro Libero Palermo e lo spettacolo “Il 20 Novembre” di Lars Norén, regia Beno Mazzone. A gennaio si riparte il 21 e repliche il 22, 23 e 24, con la produzione della Scuola d’arte drammatica “Tartufo”, adattamento e regia Marta Proietti Orzella. Dal 18 al 21 febbraio la compagnia LucidoSottile porta in scena la produzione: “Vere e sacrosante! Tutte le verità, tanto da non crederci”di e con Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Un cartellone ricco di emozioni, visione e arte teatrale forte e senza tempo.





















